Sistemi di accumulo: ecco i nuovi supercondensatori in lignina

Attraverso l’utilizzo di rifiuti dell’industria della carta i ricercatori dell’Imperial College London e dell’University College London sono riusciti a produrre un materiale per elettrodi di supercondensatori più economico, sostenibile e ad alta densità energetica, pienamente inserito in un ambito di economia circolare. (Foto di Lukáš Jančička da Pixabay)

Hi-tech e legno, questo il nuovo connubio che conferisce nuovo valore in chiave moderna ad un materiale così immortale. Il legno è divenuto, infatti, nuova fonte di innovazione in diversi ambiti di ricerca, compreso quello dei sistemi di accumulo, attraverso i nuovi supercondensatori in lignina prodotti dall’Imperial College London e dall’University College London.

Il team di ricerca britannico ha utilizzato i rifiuti dell’industria della carta, per creare nuovi elettrodi con una maggiore capacità di accumulo dell’ elettrica energia. 

Utilizzando la lignina al posto del costoso grafene, il team è riuscito a produrre una struttura indipendente più leggera e piccola dei modelli attuali, senza comprometterne l’efficienza. Come spiega la dott.ssa Maria Crespo RibadeneyraLa nostra ricerca si basa su un materiale biologico sostenibile e a basso costo in grado di immagazzinare più energia per unità di volume rispetto a molte altre alternative costose. Ciò è particolarmente importante nel settore automobilistico, dove l’ottimizzazione di spazi e costi è fondamentale.

Nello specifico la tecnica messa a punto utilizza tappetini in nanofibra di lignina elettrofilata. Si tratta di elementi compressi tra loro in una struttura densa e compatta, che riesce però a mantenere la porosità delle singole fibre che immagazzinano la carica elettrica. Importante il risultato conseguito dal supercondensatore in lignina che raggiunge una capacità volumetrica di 130 F/cm3 e una densità di energia di 6 Wh per litro a 0,1 A/g.

Un altro membro del team di ricerca, il dott. Rhodri Jervis, spiega che Dalle batterie alle fuel cell fino supercondensatori, è fondamentale comprendere la microstruttura dei materiali […] per apportare miglioramenti alle tecnologie. Nel nostro laboratorio abbiamo sviluppato approcci di imaging avanzati per visualizzare e valutare queste microstrutture in tre dimensioni”. 

Secondo i ricercatori si potrebbe trattare di un punto di svolta per la tecnologia dei supercondensatori esistente, potendo costituire un’alternativa più economica e sostenibile ai supercondensatori attuali.

Come spiegato nell’articolo su Advanced Science

La Redazione di Ecquologia

Redazione

Articoli correlati