Inquinamento portuale: ecco la nave ibrida Eco Valencia del Gruppo Grimaldi

Un altro passo verso la sostenibilità nell’ambito dell’inquinamento del comparto marittimo, almeno per quanto riguarda la critica fase dello stazionamento in porto, quello dell’arrivo in questi giorni nel porto di Livorno del nuovo cargo ro-ro ibrido “Eco Valencia”, ad un mese esatto dalla sua consegna, una nave nuova ibrida che arricchisce insieme ad altre 11 navi gemelle la flotta del Gruppo Grimaldi.

All’attracco nel porto labronico presso la banchina Sintermar, erano presenti Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato dell’omonimo gruppo, e Guido Grimaldi, Corporate Short Sea Shipping Commercial Director del gruppo partenopeo.

Nell’occasione la dichiarazione dell’AD del Gruppo Emanuele Grimaldi:Siamo orgogliosi ed entusiasti di accogliere nella nostra flotta la Eco Valencia, che sarà operativa fin da subito per rendere ancora più efficienti ed ecosostenibili i nostri servizi tra Italia e Spagna. Questa nuova nave è il frutto di una visione green che ha sempre ispirato e guidato le nostre scelte e i nostri investimenti. Vedere i nostri sforzi prendere forma ci incoraggia a continuare su questa strada nonostante le difficoltà di questo periodo storico”.

La nuova nave ibrida Eco Valencia, prima unità della classe Grimaldi Green 5th Generation (GG5G), dispone di una capacità di trasporto di oltre 7.800 metri lineari di merci rotabili, corrispondenti a circa 500 trailer. Significativa la capacità di carico dei suoi garage, doppia rispetto a quella delle più grandi navi attualmente operative nel Gruppo Grimaldi. Grazie all’adozione di numerose soluzioni tecnologiche altamente innovative, la nave consuma la stessa quantità di carburante a parità di velocità, con una efficienza raddoppiata in termini di consumo per tonnellata trasportata.

Per le sue eccezionali prestazioni ambientali, il Registro Italiano Navale ha assegnato alla Eco Valencia la notazione addizionale di classe “Green Plus”. La nave dispone di motori di ultima generazione controllati elettronicamente, e, pur utilizzando ancora inquinante carburante fossile in navigazione, è completamente autonoma elettricamente durante lo stazionamento in porto, garantendo “Zero Emission in Port®”. Durante la impattante fase di sosta in banchina, infatti, le richieste di energia per i servizi di bordo sono completamente soddisfatte con la sola energia elettrica immagazzinata da grandi batterie al litio che si ricaricano durante la navigazione mediante shaft generators e 600 m2 di pannelli fotovoltaici.

Oltre al porto labronico, la Eco Valencia opererà anche in quelli di Savona, Barcellona e Valencia. A Livorno la nave attraccherà al terminal Sintermar (accosto 24 Sud), una struttura terminalista specificamente attrezzata, sia con ormeggi che in termini di aree di stoccaggio, per accogliere tale nave e le sue gemelle attualmente in costruzione.

Un primo significativo passo verso un completo rinnovamento del trasporto marittimo, ancora pesantemente legato a combustibili fossili altamente impattanti e del secolo scorso.

La Redazione di Ecquologia

Redazione

Articoli correlati