tegtermofv

Fotovoltaico: nuove tegole solari per gli edifici storici

Fotovoltaico, le soluzioni si moltiplicano. L’azienda tedesca Paxos sta per commercializzare due varianti di tegole termo-fotovoltaiche. Strutture in tutto simili alle tegole dei tetti tradizionali ma con la funzione di pannello solare adatte anche agli edifici storici. E che possono essere accoppiate a sistemi di riscaldamento

fotovoltaico

L’integrazione delle tecnologie solari in edilizia piò avvalersi oggi di un sostanziale passo in avanti per agevolare l’adozione dell’energia pulita in ambito domestico. Anche laddove esistono vincoli architettonici e paesaggistici capaci di bloccare gli impianti convenzionali.

Sono state infatti messe a punto delle speciali tegole termo-fotovoltaiche frutto del progetto tedesco Solardachpfanne.NRW. Si tratta di un’iniziativa che ha visto impegnati per oltre tre anni i ricercatori della società paXos Consulting & Engineering e dell’Università di scienze applicate di Colonia. Obiettivo comune creare un sistema ibrido, e con un alto livello di integrazione funzionale e architettonica, con cui effettuare la solarizzazione di tetti a tegole.

Il punto di partenza sono state le tegole solari realizzate dalla paXos. Ibridate e ottimizzate in maniera tale da poter essere successivamente prodotte in serie e impiegate come coperture tradizionali. In ogni singola unità è stato integrato un condotto dell’aria per il raffreddamento delle celle. Proprio come la ventilazione posteriore nei sistemi convenzionali. Il team di ricerca ha poi accoppiato questo condotto ad una pompa di calore che utilizza l’aria calda estratta come alimentazione.

Ma il progetto è stato collegato anche ad altri progetti universitari. Questi hanno esaminato il comportamento delle tegole termo-fotovoltaiche dal punto di vista della temperatura, della sicurezza, della resistenza alla pressione e alle influenze dei fattori ambientali. Il team di ricerca ha anche analizzato come ridurre al minimo le perdite ottiche dovute alla riflessione o alla dispersione del vetro. Determinando una combinazione ottimale tra celle e tipologia di scandole.

Inoltre è stato sviluppato un microinverter per ottenere le massime prestazioni anche in caso di ombreggiamento.

Al riguardo il Professor Christian Dick, project manager del TH Colonia ha precisato: “Grazie agli adeguamenti che abbiamo apportato alla tegola vera e propria, le proprietà fisiche e anche la resa energetica sono state notevolmente migliorate. Il sistema è quindi pronto per l’uso continuo in condizioni reali”.

Sono state anche allestite due aree di prova per confrontare le nuove tegole con moduli fotovoltaici convenzionali. Il sistema ibrido ha evidenziato valori comparabili in termini di prestazioni elettriche. Migliorando nel contempo il coefficiente di prestazione della pompa di calore (COP) di circa il 25%.

La Redazione di Ecquologia – Leggi anche Fotovoltaico per abbattere le bollette: intervista a Livio de Santoli

Foto di copertina: Paul Seeger / paXos

Redazione

Articoli correlati