Sgarbi si dimetta! Interrogazione in Senato

Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha recentemente affermato in tv che gli impianti eolici non andrebbero mai installati da nessuna parte. Perché, parole sue, “sono orrori e violenza, come stuprare bambini”. Il tutto condito da accuse gravi e senza fondamento quali “infiltrazioni mafiose e pale ferme”. Ed ha attaccato anche il fotovoltaico che a suo parere andrebbe installato solo sugli edifici costruiti dal 1959 in poi.

Sgarbi

Certamente non una sorpresa considerato il “personaggio Sgarbi” e le sue storiche prese di posizioni al limite del negazionismo climatico. Ma certamente non sono parole da poter essere lasciate correre. Il mondo ecologista si sta giustamente e compattamente ribellando a queste gravissime affermazioni.

Ed ora, su sollecitazione di Cittadini per L’Italia Rinnovabile, il Senatore Antonio Trevisi presenterà un’interrogazione urgente per chiedere al Governo se ritiene compatibili le posizioni del Sottosegretario Sgarbi con la linea espressa dal Presidente del Consiglio e gli impegni assunti con l’Unione Europea. E chiedendo di valutare un invito alle dimissioni.

IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE

Ricordiamo infatti che il Presidente del Consiglio in sede di dibattito sulla fiducia al Governo aveva così dichiarato. “La nostra Nazione, in particolare il Mezzogiorno, è il paradiso delle rinnovabili. Con il suo sole, il vento, il calore della terra, le maree e i fiumi. Un patrimonio di energia verde troppo spesso bloccato da burocrazia e veti incomprensibili”.

Affermazioni sacrosante. Il nostro Paese ha infatti un ritardo grave e strutturale riguardo all’installazione annua di nuova capacità rinnovabile. Nel 2021 si è toccato il minimo storico con soli 0,9 GW di nuova capacità installata. Ciò a fronte di almeno 10 GW annui, da qui al 2030, che sarebbero necessari per raggiungere gli obiettivi del Pniec. Come più volte affermato anche dal Ministro uscente Cingolani, ora consulente del presente Governo.

Solo negli ultimi mesi, grazie a provvedimenti di semplificazione, si è registrato un leggero miglioramento, con 1,2 GW installati nel primo semestre. Ma è chiaro che siamo ancora ben lontani da quanto necessario.

Non possiamo certo permetterci un Sottosegretario che approfitta del suo ruolo e della sua visibilità per spargere fake news e sabotare l’improrogabile transizione energetica del nostro paese.

L’augurio è invece che il nuovo Governo confermi e rafforzi gli impegni per rendere l’Italia una nazione indipendente energeticamente. Incrementando davvero le installazioni rinnovabili a favore dell’ambiente, dei cittadini e delle imprese. Se vorrà potrà prendere spunto dal documento redatto dalla rete di Ecofuturo per superare l’emergenza climatica e la crisi economica.

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Redazione

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