Sostenibilità e transizione ecologica: 3 bandi da conoscere

Finanziamenti per la sostenibilità e la transizione ecologica per imprese. 3 bandi da conoscere. A cura di Gabriele Gennarini, contributor di GreenSquare Italia.

Concetti come quelli di sostenibilità, transizione ecologica, emissioni (e riduzione delle emissioni), impatto ambientale, fonti rinnovabili, economia circolare sono ormai parte integrante della discussione a livello istituzionale, del dibattito pubblico e politico e dell’agenda dei principali attori dell’economia, ossia le imprese. Come per molte altre questioni, anche nell’ambito della lotta al cambiamento climatico e della conversione ecologica la collaborazione tra le diverse forze della società appena citate (decisore politico, imprese, collettività) si è già instaurata – soprattutto negli ultimi anni, per le questioni ecologiche ed energetiche – e può costituire un fattore decisivo.

Proprio tra gli esempi di sinergia tra il pubblico e il privato si colloca il caso dei finanziamenti alle imprese a sostegno della sostenibilità e della conversione ecologica. Quelli che seguono sono tre di questi bandi, pubblicati da diverse istituzioni pubbliche a livello regionale e nazionale, ma anche europeo. Torneranno sicuramente utili a imprese che vogliano dotarsi di strumenti e business model più green.

Finanziamento Green e Sostenibilità BNL

Questo finanziamento è offerto dalla Banca Nazionale del Lavoro (BNL) del gruppo BNP Paribas. La pagina dedicata sul sito di BNL lo descrive come un incentivo a “progetti che abbiano un impatto positivo in termini di sostenibilità ambientale” disponibile per tutte le imprese operanti in Italia. Con riguardo alla durata temporale, l’agevolazione è a medio-lungo termine. Il modello di contratto disponibile sul sito indica un periodo superiore a 18 mesi e fino generalmente a 12 anni.

Oggetto del finanziamento è il sostegno agli investimenti aziendali destinati alla costruzione di nuovi impianti per la produzione o vendita di energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, biomasse/biogas). Ma anche al rifinanziamento o all’acquisto di impianti già esistenti. Gli ambiti interessati, anche questi indicati del modello contrattuale, sono: efficienza energetica, energia rinnovabile, consumo di acqua, emissioni di gas serra, approvvigionamento sostenibile, economia circolare. Il finanziamento Green e Sostenibilità può essere regolato a tasso fisso o variabile ed è cumulabile con finanziamenti pubblici regionali o statali.

Green New Deal

l cd. Green New Deal italiano è il programma di intervento realizzato dall’Italia in attuazione del cd. Green Deal europeo, il progetto di transizione ecologica e sostenibile avviato nel 2019 dalla Commissione Europea con l’importante obiettivo, tra gli altri, di azzerare l’impatto climatico europeo entro il 2050. Il programma italiano, nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile, sostiene con inventivi la transizione ecologica e circolare e le “attività di ricerca industriale, sviluppo industriale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati di ricerca e sviluppo”. Questo intervento, disciplinato dal decreto interministeriale dell’1/02/2021 di MISE e MEF, è consultabile in dettaglio sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Soggetti destinatari del contributo sono sempre le imprese, di qualunque dimensione, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria. Il bando è rivolto anche ai centri di ricerca che presentano progetti singolarmente o congiuntamente. Solo per le PMI è previsto inoltre un supporto ai processi di industrializzazione con un “elevato contenuto di innovazione e sostenibilità”. Anche qui gli ambiti di intervento afferiscono ai temi “green” di proporzioni dal locale al nazionale. Decarbonizzazione, economia circolare, rigenerazione urbana, turismo sostenibile, riduzione del consumo di plastica, controllo dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.

Finanziamenti EIT InnoEnergy

La community InnoEnergy dell’European Institute of Innovation & Technology (EIT) mette a disposizione un programma di finanziamenti di respiro europeo, rivolto a imprese e startup dei Paesi UE. Con termine ultimo fissato per il 31 dicembre 2023. Anche in questo caso il carattere dei progetti ammessi è marcatamente innovativo e finalizzato al contributo alla sostenibilità energetica nei settori chiave indicati nel sito EIT. Stoccaggio energetico, efficienza energetica, energia per l’economia circolare, energia rinnovabile, rete elettrica intelligente, edifici e città intelligenti (cd. smart cities), implementazione nucleare, energia per i trasporti e la mobilità. Oltre alla notevole varietà e ampiezza dei settori coinvolti, al carattere ecosostenibile dei progetti si affianca quello tecnologico. In particolare nello sviluppo di sistemi per rete elettrica e città “intelligenti”. Un’occasione di crescita e visibilità per le startup innovative.

Conclusioni

I bandi appena citati e descritti non hanno alcuna pretesa esaustiva di tutte le opportunità a disposizione delle aziende nell’ambito della sostenibilità. Al contrario, si consiglia di estendere il campo di ricerca anche ai bandi territoriali di livello regionale e provinciale. Sicuramente sono bandi che si rivolgeranno a un numero più ristretto di imprese e avranno criteri diversi, ma possono risultare più vicini alle esigenze di progetti di dimensioni ristrette operanti nei territori interessati.

Ad ogni modo, il numero e la portata dei finanziamenti accessibili a chi voglia dare il proprio contributo alla conversione ecologica confermano l’impatto e le potenzialità della collaborazione tra gli attori pubblici e privati nella lotta al cambiamento climatico. Sotto l’aspetto politico i governi e le istituzioni (nazionali e internazionali) si stanno già muovendo ormai da anni con una varietà di strumenti politici, economici e finanziari. Sotto il profilo giuridico invece ci si augurano presto nuovi passi avanti nella legislazione in materia di sostenibilità ed energia. Temi sempre più destinati a guidare l’economia già nel prossimo futuro.

Leggi anche: Cos’è il principio DNSH – Do not sustainable harm

Foto di copertina: picture alliance / Zoonar | Cigdem Simsek

Redazione

Articoli correlati