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Francia: l’inutilità del nucleare. Elettricità arriva a 3.000 €/MWh

Francia: oggi il costo elettricità ha toccato i 3.000 €/MWh. Dal Governo invito al risparmio. Le cause? Calo delle temperature e indisponibilità di 27 reattori nucleari su 56. Tale effetto combinato ha indotto l’operatore della rete a dichiarare l’allerta “Orange”. Una notizia dedicata a chi vorrebbe rilanciare il nucleare come alternativa “conveniente”.

Francia

Alla borsa francese oggi l’elettricità si paga oltre 5 volte più cara che sulla borsa tedesca. E circa 200 euro a MWh in più del peraltro non certo economico Pun Italiano. Sul mercato del giorno prima francese, infatti, il MWh per oggi, lunedì 4 aprile 2022, viene scambiato a 551 €/MWh di media. Con punte prossime ai 3mila. Mentre in Germania è a 75 euro e in Italia a 349.

In Francia ben 25 dei 56 reattori nucleari sono offline

Dai 61,3 GW di nucleare teoricamente disponibile in Francia, la potenza delle centrali operative è scesa al di sotto di 30 GW il 2 aprile. Ciò quando il reattore Chinon 1 è stato sottoposto a manutenzione annuale. Prima di salire a 31,3 GW il 3 aprile. Nel contesto energetico emergenziale attuale la Francia sta pagando caro il suo affidamento sull’atomo, dal quale ottiene circa il 70% dei suoi consumi elettrici. Anche perché la situazione non si risolverà in tempi rapidi. Secondo S&P Global Commodity Insights, la produzione nucleare francese si manterrà su una media di circa 30 GW per i prossimi sei mesi.

Scelte di austerity

Tutto ciò mentre le temperature a Parigi scendono sotto lo zero. Un ritorno al clima più caldo è previsto domani con temperature più vicine alla media. Le consegne di energia elettrica tra le 8 e le 9 del mattino sono aumentate fino a 2.987,89 euro per megawatt-ora. Per alleviare la tensione sulle forniture EDF è riuscita ad arrotondare 2 gigawatt di capacità extra da impianti che di solito generano energia durante l’inverno. Le prime indicazioni indicano che i consumatori stanno tagliando il loro consumo energetico. Carrefour intanto ha annunciato il taglio del suo consumo di energia. Riducendo il riscaldamento negli uffici e attenuando l’illuminazione nei 400 negozi del gruppo in tutto il paese. Con la domanda nelle ore di punta risultata di 1 gigawatt più bassa rispetto ai 70.857 megawatt previsti.

Fonte articolo: Qualenergia

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Redazione

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