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Idrogeno verde: produrlo dalle acque reflue

L’idrogeno verde prodotto con l’elettrolisi dell’acqua rappresenta oramai una componente sempre più importante nelle strategie di decarbonizzazione a livello mondiale. E reso ancora più importante dagli effetti del riscaldamento globale. Con i riflessi sulle precipitazioni e la disponibilità idrica.

Questo ha intensificato la ricerca di fonti idriche non tradizionali per alimentare il processo. È il caso di un gruppo di ricercatori della Yale University che ha studiato le potenzialità delle acque reflue nella produzione di idrogeno verde.

In un articolo pubblicato su Environmental Science & Technology, il team ha evidenziato che l’energia e i costi del trattamento di fonti idriche non tradizionali, come l’acqua di mare, acque reflue civili, industriali e di estrazione mineraria, sono trascurabili rispetto a quelle per l’elettrolisi.

idrogeno verde

Entrando nello specifico, il team di ricerca ha valutato le implicazioni dell’elettrolisi distribuita su piccola scala con l’utilizzazione di fonti idriche non potabili. Un’infrastruttura più distribuita appare particolarmente favorevole nei luoghi in cui l’acqua potabile risulta più scarsa. Dal momento che eviterebbe l’emungimento da fonti di acqua potabile, creando idrogeno verde in una serie di siti più piccoli e distribuiti invece che in un hub centralizzato. Questo significherebbe poter ridurre i trasporti, che rappresentano uno dei maggiori costi nella distribuzione del vettore energetico.

Come spiega la professoressa Lea Winter, autrice principale della pubblicazione, Una volta arrivati a circa 40 chilometri [ di distanza], più della metà delle emissioni di CO2 dell’intero processo possono essere attribuite al trasporto [dell’H2]. Questo mette in evidenza il motivo per cui potremmo voler mantenere una scala più piccola. Ma per farlo, vogliamo essere in grado di utilizzare fonti d’acqua decentralizzate non tradizionali”.

Inoltre, l’analisi tecnico-economica e del ciclo di vita ha evidenziato che la strategia messa a punto dai ricercatori di Yale consentirebbe un costo livellato dell’idrogeno ottimale. Al riguardo la stessa Winter evidenzia che “L’energia che potremmo ottenere dall’estrazione dell’idrogeno da quell’acqua sarebbe maggiore di quella consumata dai veicoli statunitensi sulla strada ogni anno, o di quella prodotta dalla diga delle Tre Gole”.

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