Idrogeno e rinnovabili: un hub energetico nell’Adriatico con il progetto Agnes

Un grande progetto di riconversione delle piattaforme offshore al largo delle coste di Ravenna per creare un distretto marino integrato con idrogeno verde da fonti rinnovabili, questa la base del progetto Agnes (Adriatic Green Network of Energy Source), che prevede l’installazione di 65 turbine eoliche, un impianto fotovoltaico galleggiante da 100 MWp ed un parco di elettrolizzatori della capacità produttiva di 4.000 tonnellate di idrogeno all’anno.

In occasione della presentazione del nuovo progetto Agnes, promosso da Saipem e  Qint’x, avvenuta in questi giorni, le parole di Francesco Balestrino, Renewable and Green Technologies Product Manager, e Matteo Anzalone, Renewable Engineer, della Divisione XSIGHT di Saipem Il progetto nell’offshore di Ravenna è il primo hub energetico al mondo in cui idrogeno e fotovoltaico sono realizzati su scala commerciale, uno dei progetti di eolico offshore più grandi nel Mediterraneo”. 

Un obiettivo molto ambizioso, quello del nuovo progetto che possiede una profonda valenza simbolica con un ideale passaggio di testimone da una serie di infrastrutture fossili a un realizzazione integrata di rinnovabili ed idrogeno verde. Infatti nel cuore del progetto Agnes ci sono soprattutto le tecnologie delle fonti rinnovabili, dall’eolico offshore, al fotovoltaico galleggiante, da una grande unità di accumulo energetico con batterie al litio al parco di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno. 

Nello specifico il progetto prevede la realizzazione di almeno 620 MW di potenza rinnovabile complessiva riconvertendo le ex piattaforme petrolifere, delle quali 520 MW da 65 aerogeneratori offshore, proponendosi come una delle più grandi wind farm del Mediterraneo e da 100 MW di fotovoltaico flottante (100 MW). Gli elettrolizzatori saranno ubicati sia a terra che su piattaforme offshore, per la produzione di 4mila tonnellate di idrogeno l’anno, quantitativo sufficiente ad alimentare oltre 2mila autobus a fuel cell. Per concludere la grande unità di accumulo con batterie al litio da 100 MWh.

Sul nuovo progetto il punto di Alberto Bernabini, CEO e fondatore di Qint’x e Agnes, che spiega come il progetto cada in un momento molto importante: A fine gennaio abbiamo accettato il preventivo di connessione di Terna, impegnando la potenza necessaria sulla rete di trasmissione nazionale e presentato le istanze di autorizzazione unica e di concessione demaniale, sancendo così l’inizio ufficiale dell’iter di autorizzazione. Questa è una tappa fondamentale di un percorso iniziato circa 3 anni fa con lo studio di fattibilità di un progetto molto complesso, ma anche molto importante per il rilancio di Ravenna come capitale italiana dell’energia”.

Ma il nuovo progetto Agnes rappresenta solo la prima tappa di un percorso molto più articolato di riconversione green con Balestrino ed Anzalone che precisano che Attraverso la nostra divisione XSIGHT stiamo studiando analoghi progetti anche in Sicilia e in Sardegna che prevedono l’utilizzo della nostra tecnologia basata su fondazioni galleggianti per le turbine eoliche, oggetto anche di un recente accordo di collaborazione tra Saipem e CNR“.

La Redazione di Ecquologia

Redazione

Articoli correlati