ONG contro UE per gas e nucleare nella tassonomia verde

Sono due le nuove cause legali che portano la Commissione Europea in tribunale. Motivo scatenante è l’inserimento di gas e nucleare nella tassonomia verde. Ovvero nello strumento che costituirà la bussola per gli investimenti sostenibili in ambito UE e non solo.

A portare il caso davanti alla Corte di Giustizia europea sono Greenpeace, ClientEarthTransport & EnvironmentBund (Friends of the Earth Germany) e l’ufficio europeo del WWF.

Si è trattato dell’esito ci un lungo e travagliato dibattito sulla tassonomia europea. Con l’esecutivo europeo che nel 2022 ha presentato un secondo atto delegato orientato esclusivamente ai criteri con i quali gas e nucleare possono essere considerati sostenibili. Rendendo in tal modo le centrali a gas e nucleari oggetto di finanziamenti agevolati. (Vedi articolo: Tassonomia: la Ue a favore di gas e nucleare – LINK).

Un esito che ha subito determinato una levata di scudi da parte della società civile. E che ha ignorato anche il parere di gruppi di esperti come la Platform on Sustainable Finance. Molte ONG denunciano come questi criteri sdoganano il gas, rallentando la transizione e incollando le nostre economie alle fonti fossili. Sul versante del nucleare invece, la critica più frequente è costituita dalla mancata valutazione dell’impatto reale delle scorie radioattive.

Si tratta di una serie di critiche che non sono rimaste confinate nel perimetro della società, avendo visto gli stessi paesi UE profondamente divisi in due schieramenti. Il primo, guidato dalla Francia, orientato a dichiarare sostenibile il nucleare ma non il gas, e l’altro con capofila la Germania che preferiva l’opposto. Il compromesso raggiunto dai due fronti è stato così quello includere entrambe le fonti di energia.

Secondo Greenpeace, la massima corte europea deve dichiarare “invalida” la tassonomia verde. Ciò perché va in contraddizione con le stesse leggi e obiettivi UE, vedendo Bruxelles agire illegalmente. Ogni centrale a gas costruita oggi, spiegano le ONG, sarà ancora operativa oltre il 2050, anno di riferimento per la transizione definitiva.

Lo stesso ragionamento è alla base del secondo atto d’accusa. Le 4 ONG sostengono che etichettare il gas fossile come ‘sostenibile’ è tanto assurdo quanto illegale. Va contro il parere scientifico dell’UE e mina radicalmente la credibilità dell’azione dell’UE per il clima. Il gas fossile non è pulito, non è economico e non è una fonte di energia sicura”.

Leggi anche Greenpeace fa causa alla Commissione europea contro gas e nucleare in tassonomia: LINK comunicato

Redazione

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