decreto MiTE 2022

Decreto MiTE sulla geotermia: serve semplificare di più

Geotermia, per ARSE e FREE il nuovo decreto MiTE è un passo avanti, ma troppo timido. Si può fare di più.

Semplificazione solo per piccoli impianti geotermici. Esclusi condomini, imprese e edifici della Pubblica Amministrazione. Porterà benefici inferiori al 15-20% del potenziale conseguibile

Le semplificazioni introdotte nel decreto MiTE per gli impianti di produzione di calore attraverso l’uso della risorsa geotermica, rinnovabile e gratuita, destinati principalmente al riscaldamento e alla climatizzazione degli edifici sono un primo ma ancor troppo timido passo per la diffusione di questa importante tecnologia.

“Condividiamo appieno il valore del decreto che cerca di stabilire un livello minimo di semplificazione. Avviando così su tutto il nostro territorio un percorso di elettrificazione dei consumi termici. Purtroppo la semplificazione introdotta si limita a rendere agevole solo la realizzazione di impianti di piccole e piccolissime dimensioni. Escludendo i condomini, il settore terziario, le imprese e la maggior degli edifici della Pubblica Amministrazione. Stimiamo che la semplificazione introdotta nel decreto porterà benefici inferiori al 15-20% del potenziale conseguibile”. Spiega Riccardo Bani, Presidente di ARSE – Associazione Riscaldamento Senza Emissioni e a nome del coordinamento FREE – Fonti Rinnovabili e Efficienza Energetica.

Quello della piccola geotermia è un settore poco conosciuto, ma di rilevante importanza, soprattutto in uno scenario di prezzi energetici oramai insostenibili

Uno studio elaborato da Elemens evidenzia come l’adozione diffusa della geotermia, abbinata alle pompe di calore di nuova generazione, consentirebbe di ridurre il consumo di gas per riscaldamento nelle abitazioni di almeno 5 miliardi di mc. Le emissioni di CO2 equivalenti in atmosfera di circa 13 milioni di tonnellate all’anno. E un risparmio per le famiglie italiane di circa 7 – 8 miliardi di euro all’anno agli attuali prezzi del gas naturale.

“Per conseguire questi obiettivi anche il settore delle rinnovabili termiche, come la geotermia, alla stregua delle rinnovabili elettriche richiede di semplificare gli iter autorizzativi. Auspichiamo che la norma possa essere migliorata per accelerare l’autonomia energetica del nostro Paese. Anche attraverso la diffusione di un modello di riscaldamento sostenibile e vantaggioso per famiglie e imprese. Contribuendo a dare nel breve periodo una risposta concreta e strutturale alla crisi energetica”. Conclude Bani.

Il commento di Fabio Roggiolani

Stupisce ogni volta la manina oscena che strazia i migliori provvedimenti legislativi con regolamenti sciocchi e cervellotici. E che i ministri poco competenti firmano come se nulla fosse. Mesi fa la semplificazione che paralizzò tutto con un “ 8 km da ogni vincolo “ ovvero nessun posto in Italia .

Oggi il solito incompetente ha scritto che le sonde geotermiche sono in edilizia libera solo fino ad 80 metri. Ed altre cose che Riccardo Bani e il nostro coordinamento FREE spiegano bene.

Sarebbe tempo che simili dannosi personaggi vengano individuati e destinati ad altre mansioni. Insieme a tutta la linea dirigente che li sta coprendo, incapace quanto loro. Per chi non se ne intende è bene precisare che NON CI SONO RAGIONI SCIENTIFICHE che giustifichino tale misura di 80 metri. Nessuna ragione tecnica, nessuna ragione .

Ed allora la vicenda mi fa pensare a quando inventammo e pubblicammo da studenti il libro dei fantasmi. E dimostrammo che i fantasmi esistono e pesano 18 grammi. Perché 18? Beh per assurdo potevamo dire 17 oppure 19, ma siccome la verità sta nel mezzo essi pesano 18.

Ecco noi giocavamo. Ma questi incompetenti assoluti giocano con il futuro e con la povertà energetica del paese. Chissà se i meloni in questo non riescano là dove i cocomeri hanno fallito?

Fabio Roggiolani
Presidente G.I.G.A., Consiglio direttivo coordinamento Free, cofondatore Ecofuturo Festival

Redazione

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