la-gigafactory-volkswagen-per-batterie-a-salzgitter

Auto elettriche, la gigafactory Volkswagen

Svolta in Germania sull’auto elettrica. Alla presenza del cancelliere tedesco Olaf Scholz e dei vertici del gruppo Volkswagen è stata posata la 1° pietra per la costruzione della gigafactory di Salzgitter.

Nella storica fabbrica tedesca, dove nascevano motori e vetture come la K70, si spegne l’era dei pistoni e si accende la rivoluzione degli ioni di litio. Ma non si tratta solo della creazione di una nuova fabbrica di batterie, cioè il cuore delle auto elettriche, quelle che dal 2035 saranno le uniche a poter essere vendute in Europa. Parliamo infatti della nascita di una nuova azienda in seno al gruppo. Questa si chiama PowerCo e avrà un compito strategico. Sovraintendere e gestire tutte le attività sul fronte delle batterie del Gruppo Volkswagen.

Il cancelliere Olaf Scholz

«Oggi è un giorno fantastico per l’industria automobilistica in Germania e in Europa. Volkswagen mostra come sarà il futuro della mobilità sostenibile e rispettosa del clima. Insieme, a Salzgitter, stiamo gettando le basi per plasmare questo futuro in misura significativa».

«Bruciare combustibili fossili non è più possibile. Per questo abbiamo approvato la decisione dello stop al termico al 2035. Produrre batterie in Germania e in Europa partendo dalle materie prime e dalle singole celle è strategico. Essere indipendenti da tecnologie e materiali è fondamentale dopo la brutale invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dopo la pandemia».

Herbert Diess, il ceo del gruppo Volkswagen

«Oggi non stiamo solo ponendo una prima pietra. Stiamo anche segnando una pietra miliare strategica. Il business delle celle a batteria è una delle pietre su cui si basa la nostra strategia “New Auto”, che trasformerà Volkswagen un fornitore della mobilità sostenibile basata sul software. Aprire la nostra fabbrica di celle a ioni di litio è un megaprogetto in termini tecnici ed economici. Dimostra che stiamo portando tecnologia all’avanguardia e del futuro in Germania».

La nascita di PowerCo

Con PowerCo, la Germania e la sua industria automobilistica rilanciano dunque la sfida tecnologica ed occupazionale. Con un investimento di oltre 20 miliardi di euro entro il 2030, un giro di affari stimato in 20 miliardi di euro all’anno. E la creazione di 20.000 posti di lavoro previsti in Europa in virtù del piano di costruzione di sei gigafactory nei prossimi anni nel vecchio continente. In particolare, per ora, queste fabbriche sono previste in Germania, Ungheria, Repubblica Ceca e Spagna. Insieme, le 6 grandi fabbriche avranno una produzione combinata di 240 GWh all’anno (40 GWh per gigafactory in media). Investimenti che in futuro coinvolgeranno anche il Nord America con nuovi stabilimenti dedicati anch’essi alla produzione di batterie.

Parallelamente allo sviluppo di queste sei grandi fabbriche da parte della neonata PowerCo, la start-up svedese Northvolt AB, in cui Volkswagen ha una partecipazione di circa il 20%, sta completando la costruzione di un ulteriore stabilimento a Skellefteå, nel nord della Svezia. Qui verranno prodotte celle per batterie per il segmento automobilistico premium a partire dal 2023. A livello globale, il Gruppo Volkswagen intende investire circa 52 miliardi di euro nello sviluppo e nella produzione di nuovi veicoli elettrici nei prossimi cinque anni.

Il sito chiave per il gruppo in questo momento è quello, come detto, di Salzgitter, cittadina della Bassa Sassonia nei pressi di Wolfsburg. La gigafactory in pratica riunirà sotto lo stesso tetto sviluppo, pianificazione e controllo della produzione. Diventando così il principale hub per le batterie del Gruppo Volkswagen.

Celle green

Tra gli obiettivi di PowerCo c’è quello di produrre una cella unificata “green”, realizzata con elettricità verde e un tasso di riciclo che si attesta ad oltre il 90%. La nuova cella unificata ridurrà i costi della batteria fino al 50%. Secondo Volkswagen i prototipi prodotti fino ad oggi hanno offerto prestazioni molto promettenti in termini di autonomia, tempi di ricarica e sicurezza. Tutte caratteristiche che sono essenziali per un futuro standard industriale. Quello di ampliare lo stabilimento di Salzgitter, per dedicarlo completamente alla produzione di batterie, è una scelta quanto mai ovvia.

Proprio a Salzgitter, nel 2019 è stato aperto il Center of Excellence for Battery. Una linea pilota per la produzione di celle di batterie. A questo nel 2021 si è aggiunto un ulteriore impianto pilota per il riciclaggio delle batterie. Nelle intenzioni di Volkswagen la gigafactory diventerà totalmente operativa nel 2025. Secondo Volkswagen l’impianto raggiungerà una capacità annua di 40 GWh. Sufficiente per fornire le batterie a circa 500.000 veicoli elettrici.

LEGGI ANCHE ABB: il futuro della e-mobility nasce in Valdarno

La fabbrica di Salzgitter è nata nel 1970 per la produzione della K70. Dal 1975, la fabbrica si è concentrata sulla produzione di motori e dei suoi componenti. Lo stabilimento di Salzgitter ha festeggiato il suo 50° anniversario nell’estate 2020. Oggi produce la componentistica per i motori di oltre 40 modelli del gruppo Volkswagen. Nonché importanti componenti elettronici per veicoli elettrici.

Da quando lo stabilimento è stato fondato, a Salzgitter sono stati prodotti oltre 62 milioni di motori. I propulsori sono utilizzati nei modelli dei marchi Volkswagen, Škoda, Seat e Bugatti. Nell’ambito della trasformazione verso la mobilità elettrica, lo stabilimento di componentistica di Salzgitter si è specializzato nella produzione di rotori e statori, due dei componenti principali per l’azionamento di un motore elettrico. Questi sono attualmente utilizzati nei modelli della famiglia Volkswagen ID.

Articolo originale ilsole24ore

Redazione

Articoli correlati