Smart grid crescono: dopo la Concordia il Giglio diviene “smart Island”

In piena era rinnovabile dell’energia fa davvero tanto male vedere le tante bellissime perle delle isole, soprattutto quelle minori, che costellano i bellissimi mari che circondano il nostro paese, ancora sotto scacco della spettrale ombra grigia e nera dei combustibili fossili.


Le nostre isole minori infatti, apoteosi e connubio di bellezza e valenza ambientale sono alimentate da oltre mezzo secolo, da inquinantissimi gruppi elettrodiesel, che costituiscono un autentico pugno nello stomaco a così tanta bellezza (vedi post ““Energia in isola”: Le perle italiane delle “isole minori” gridano vendetta aspettando le energie pulite dopo anni “neri” di sprechi“). Una situazione, quella delle isole, cantiere di sperimentazione e test ideale per reti intelligenti (smart grids) e sistemi di accumulo, in una tematica che ha visto lo scorso anno 2014, Goletta Verde di Legambiente, presentare uno studio dell’eloquente titolo “Isole Smart Energy”, con la partecipazione dei maggiori partner energetici, con consacrare a rinnovabili, efficienza energetica, reti intelligenti e sistemi di accumulo la nostra vasta e bellissima costellazione di isole (vedi post ““Isole Smart Energy”: il progetto per isole green al 100%“). Un ambito di sviluppo talmente interessante che non è sfuggito al RSE SpA, storico ente di ricerca sui sistemi energetici in Italia, oggi divenuto società del GSE, il quale, nel suo “Libro Bianco sui sistemi di accumulo di energia” redatto insieme ad ANIE, ha dedicato un intero capitolo sul tema, allo studio dell’isola di Pantelleria (vedi post “Generazione distribuita ed accumuli energetici: isole minori “cantieri di studio” ideali“). E dopo studi ed approfondimenti su questo importantissimo tema, che coniuga, sostenibilità, valorizzazione turistica ed adeguamento strutturale delle nostre tantissime “perle di terra in mare”, ecco finalmente affacciarsi un progetto concreto, che ha come laboratorio ideale un isola dell’arcipelago toscano come il Giglio, rimasta negli ultimi anni sulle prime pagine dei giornali per il clamoroso incidente avvenuto sulle sue coste, della grande nave da crociera “Costa Concordia”. Il nuovo progetto che tende a far divenire il Giglio, prima nostra “isola smart” attraverso le nuove tecnologie ICT, scaturisce da un Protocollo d’intesa firmato recentemente da IBM (link sito) e Terna Plus, società del Gruppo Terna responsabile dello sviluppo dei nuovi business, sia in Italia che all’estero (link sito). Le due grandi società, anche per la loro complementarietà sul tema, svilupperanno un progetto che prevede sistemi per l’accumulo dell’energia, veicoli elettrici e soluzioni hi-tech, attraverso un accordo con il Comune dell’Isola del Giglio, l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, l’Acquedotto del Fiora e la SIE, società concessionaria della produzione e distribuzione dell’energia elettrica nell’isola per gestire la “Domanda Attiva“, che prevede proprio l’accesso attivo degli utenti alla rete elettricheattraverso le soluzioni innovative a valore aggiunto offerto dalle nuove reti intelligenti (Smart grid).
Come dicevo anche l’isola del Giglio, come la maggior parte delle isole italiane, è energeticamente in mano dello spettrale gasolio, attraverso gruppi elettrodiesel. Si tratta di impianti che disperdono ben il 75% dell’energia sottoforma di calore refluo, arrecando disturbi alla popolazione, che cresce vertiginosamente nella stagione estiva, cin termini di emissioni inquinanti ed acustiche. Una modalità di produzione energetica da grande impatto ambientale, incrementato dalla bellezza e dalla vulnerabilità degli ecosistemi dell’isola e costosissimo, arrivando ad un costo per kWh anche fino a sei volte il prezzo medio dell’energia elettrica nel territorio nazionale. Una domanda di energia elettrica, quella dell’Isola del Giglio, di circa 10 milioni di chilowattora l’anno, per la produzione dei quali vengono bruciate oltre 2300 tonnellate di gasolio, con l’ immissione in atmosfera di 7.500 tonnellate di CO2.

La proposta del nuovo sistema Terna Plus e IBM è costituito da un sistema ibrido basato su impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo capaci di dimezzare gli attuali quantitativi annuali di gasolio bruciato, con l’abbattimento di 4.000 tonnellate annue di CO2, rendendo l’Isola del Giglio e anche la vicina Giannutri smart Island sostenibili e meno dipendenti dai combustibili. Al progetto concorrono le competenze di IBM attraverso la sua divisione Research-as-a-Service, operante nell’ambito dell’integrazione di infrastrutture(System of Systems, Cloud, Analytics) e progettuali in ambitoSmart City, Smart Grid e Smart Metering, ambito quest’ultimo, nel quale sull’Isola del Giglio si farà leva sul sistema di gestione dei contatori elettronici in servizio da anni, fondamentale per proporre un innovativo progetto di “sistema ibrido” in grado di ridurre il costo dell’energia elettrica con un conseguenti benefici economico-ambientali.

Un progetto di grande rilevanza, proprio per un paese come l’Italia, nel quale sono decine le isole minori (vedi mappa seguente), una più belle dell’altra, che attendono giustizia, almeno dal punto di vista energetico.

isole

Sauro Secci

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