Sussidi ambientalmente dannosi: ancora 19 miliardi in Italia

Il quadro tracciato dalla pubblicazione del Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi (SAD) e favorevoli (SAF), avvenuta in questi giorni a cura del Ministero dell’Ambiente è davvero poco confortante.

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Infatti dalla nuova pubblicazione si evince che l’impegno per l’ambiente dell’Italia non registra miglioramenti, con particolare riferimento a settori come agricoltura, energia e trasporti.

Nel nuovo Catalogo, giunto alla sua seconda edizione, a distanza di due anni dalla prima, sono i numeri ad essere eloquenti, con l’Italia che ha sostenuto con 19,3 miliardi di euro misure come agevolazioni, finanziamenti o esenzioni con un impatto negativo su risorse naturali, biodiversità e clima, ancora nettamente preponderanti rispetto ai 15,2 miliardi di euro destinati a sussidi ambientalmente favorevoli.

Ma il dato più preoccupante del nuovo documento ministeriale è costituito dall’incremento continuo, unicamente della voce SAD (Sussidi Ambientalmente Dannosi), rispetto ai 16 miliardi di euro destinati ad essi nel 2016.

A farla da padrone sul fonte dei sussidi dannosi (SAD) ancora il comparto energetico delle fonti fossili, al quale sono destinati ben 16,8 miliardi di euro dei complessivi 19,3 miliardi di euro totali dei SAD. Un fronte davvero ampio quello dei benefici alle fonti fossili, che va dall’esenzione dall’accisa sui prodotti energetici impiegati come carburanti per la navigazione alla franchigia sulle aliquote di prodotto della coltivazione di gas naturale e petrolio (royalties), ai fondi per ricerca, sviluppo e dimostrazione per il carbone alle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica.

In occasione della emissione della nuova edizione del Catalogo dei Sussidi, il commento del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il quale sostiene che  “Molti Paesi, oltre l’Italia, fanno ancora un utilizzo significativo di sussidi ambientalmente dannosi. Per questo sono importanti gli impegni G7 e G20 per la rimozione dei sussidi alle fonti fossili entro il 2025. Con questo secondo catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli, il Minambiente prosegue nel suo impegno di fornire ai cittadini, alle imprese e agli studiosi un importante strumento di conoscenza, al Parlamento e al Governo un importante strumento di conoscenza ma anche di decisione. Il catalogo ha fini conoscitivi: a noi la responsabilità di trarne le conclusioni e agire”. 

Scarica la II edizione del “Catalogo dei sussidi” a cura del Ministero dell’Ambiente

La Redazione di Ecquologia

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