Global methane concentration,2004

Il Presidente della Toscana Enrico Rossi annuncia il rilancio della Geotermia elettrica a Media Entalpia

Riportiamo a seguire, un post redatto dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi pubblicato da HuffPost, appena rieletto, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. Una nota che fa fare una serie di riflessioni sul ruolo della politica in ambito ambientale, sempre più fondamentale anche per rivedere un modello di sviluppo oggi palesemente in crisi, economica, sociale ed ovviamente ambientale.


Una nota particolare per come si colloca temporalmente dopo l’assurda moratoria imposta proprio dalla regione Toscana nei mesi scorsi alla geotermia “veramente sostenibile”. Un grande successo della mobilitazione #smartitaly, nata proprio dalle pagine del nostro portale. Un post introdotto da una nota di Fabio Roggiolani, Vice Presidente Giga.

INTRODUZIONE

Sinceramente, quando ho letto il post sul blog di HuffPost, non credevo ai miei occhi. Ultimamente mi capita, con la labirintite mi capita di prendere fischi per fiaschi, ma la frase che riporto non da adito ad ecquivoci:

“C’è una sovrabbondanza di emissioni che causa catastrofi naturali e sociali. Il cambiamento dovrà passare ineludibilmente dal governo dell’economia e dal governo dell’ambiente. Il piano d’azione della Commissione Ue, Europa2020, si propone di abbattere del 20% le emissioni di CO2 i atmosfera, di ridurre i consumi energetici del 20% e di aumentare la produzione di energie rinnovabili del 20%. In Toscana con il Piano ambientale energetico ci siamo proposti di fare di più: produrre entro il 2020 il 50% di energia elettrica da rinnovabili. in particolare con l’utilizzo dell’energia geotermica a media entalpia con impianti senza emissioni in atmosfera“.

Si punta al 50% ed è una mia richiesta dal 2008 che con fatica rientrò in una appendice alla prima bozza di piano e si fa della Geotermia dei cicli binari a totale reimmissione negli aerali di prelievo senza alcuna emissione in atmosfera, l’asse centrale e unico citato di questo incremento di energie rinnovabili.

Ebbene ne sono felice, felice ed orgoglioso. per strade tortuose tra ritorni micidiali al passato, incomprensioni e ritardi ma infine si imbocca la giusta strada. Non conosco le ultime curve che hanno portato a questo risultato, da tempo non sono intimo delle stanze del potere, mi piace pensare che le idee se sono vere, profonde, oneste e sono proposte con determinazione e insistenza ferma alla fine portano alla consapevolezza.

Ecquologia , questo sito piccolo e molto frequentato che ha superato in un anno e mezzo 1, 3 milioni di ingressi ha, ancora una volta, svolto il compito che era una volta dei Monasteri dove si andava a riflettere e pregare perché da lì si era in contatto con l’Altissimo ma da dove   si parlava anche  all’orecchio del Mondo.

Fabio Roggiolani – Vice Presidente Giga

Ecco di seguito il testo dell’articolo del appena rieletto Governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi.

Oggi è la Giornata Mondiale dell’Ambiente e domani saremo in prima file per la consultazione globale dei Cittadini sul Cambiamento Climatico. 10.000 partecipanti per 100 paesi. Ci sarà posto per 120 toscani.

Non è facile attribuire di volta in volta un singolo evento estremo al cambiamento climatico. Ma sappiamo che la scienza è molto chiara. Il cambiamento climatico vuol dire episodi improvvisi e distruttivi molto intensi. Anche se non possiamo spiegare direttamente un tifone o un uragano col cambiamento climatico, non possiamo accettare neanche un futuro dove gli eventi estremi diventano ordinari.

L’aumento della temperatura globale (global warming), che è una delle principali cause di destabilizzazione climatica, dipende dalla concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera. La soglia d’allarme nelle emissioni di Co2 dovrebbe essere 350 parti per milione. Noi siamo oltre le 400 parti per milione. Vuol dire che sforniamo oltre 27 miliardi di tonnellate di Co2 all’anno, 50.000 al minuto.

Una coperta che intrappola la luce e il calore solare impedendo alla terra di raffreddarsi. Questo squilibrio aumenta il livello dei mari (la previsione è di un aumento da 1 a 3 metri nel 2040) e aumenta le temperature (la previsione è di un aumento da 2 a 6 gradi). Può produrre nel lungo periodo siccità, tempeste e inondazioni. La quota principale delle emissioni di anidride carbonica (64%) proviene dal settore energetico e dalla combustione dei fossili (carbone e petrolio). Il resto dipende dalla deforestazione (34%).

C’è una sovrabbondanza di emissioni che causa catastrofi naturali e sociali. Il cambiamento dovrà passare ineludibilmente dal governo dell’economia e dal governo dell’ambiente. Il piano d’azione della Commissione Ue, Europa2020, si propone di abbattere del 20% le emissioni di CO2 i atmosfera, di ridurre i consumi energetici del 20% e di aumentare la produzione di energie rinnovabili del 20%. In Toscana con il Piano ambientale energetico ci siamo proposti di fare di più: produrre entro il 2020 il 50% di energia elettrica da rinnovabili. in particolare con l’utilizzo dell’energia geotermica a media entalpia con impianti senza emissioni in atmosfera.

Abbiamo inoltre deciso di destinare 150 milioni di fondi europei all’efficienza energetica delle imprese che attiveranno investimenti per oltre 600 milioni finalizzati a ridurre i consumi energetici. Ma il problema riguarda anche la mobilità. Servono tranvie nelle città, più trasporto su ferro, TPL, bus meno inquinanti e molte piste ciclabili. In tutto questo la politica gioca un ruolo decisivo. Chi sarà capace di imprimere un ritmo diverso alla politica aumentando e migliorando gli spazi e modi della partecipazione; alla conoscenza investendo in ricerca di base e consapevolezza civile; alla finanza ponendola al servizio della creazione di economie verdi; all’industria in direzione della qualità e di produzioni pulite; alla pianificazione urbana, tutelando il territorio rurale e arginando la deforestazione, sarà il leader del futuro.

Ecco perché noi leghiamo il nostro impegno all’Europa, ad una prospettiva di riscatto delle forze democratiche e socialiste, ad un progetto ambizioso di cambiamento che può ambire ad essere egemone.

Nel lontano 1974 Cesare Luporini, con parole di non diverso tenore parlava di una lama che ferisce e che cura, che è nelle mani degli uomini, e scriveva: “Non vi è dubbio che solo la scienza e la produzione, che hanno inferto la ferita, possono guarirla ritrovando e stabilendo superiori equilibri e cicli vitali (il che significa anche un operare collettivo, attraverso mezzi tecnici e processi naturali dell’umanità associata sull’oggetto “biosfera”). Ogni strada a ritroso sarebbe impossibile e probabilmente non meno mortale. Ma è altrettanto chiaro, sembra, che per procedere così in avanti al posto di comando sta la politica”.

Fonte | http://www.huffingtonpost.it/

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