Costituzione Tutela Ambientale

Giornata storica: la tutela ambientale entra in Costituzione

La Camera ha approvato con 468 voti a favore e un solo contrario la proposta di legge costituzionale “Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell’ambiente“.

Si tratta della quarta e ultima lettura per il provvedimento, la seconda deliberazione da parte di Montecitorio. Come al Senato (ne avevamo parlato qui) anche alla Camera è stata superata non sola la maggioranza assoluta, ma anche la soglia dei due terzi dei componenti, prevista dall’articolo 138 della Carta nella seconda deliberazione di ciascuna Camera, come condizione per evitare il referendum costituzionale.

Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell’ambiente TESTO APPROVATO

  • Art. 1.1. – All’articolo 9 della Costituzione è aggiunto, in fine, il seguente comma: «Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».
  • Art. 2. – 1) All’articolo 41 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni: a) al secondo comma, dopo la parola: «danno» sono inserite le seguenti: «alla salute, all’ambiente,»; b) al terzo comma sono aggiunte, in
    fine, le seguenti parole: «e ambientali».

Il nuovo testo

  • prima l’articolo 9 era: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.” adesso si è aggiunto “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”
  • prima il 41 era “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali” adesso diventa “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”

IL COMMENTO DI LOREDANA DE PETRIS

“Oggi è una giornata di importanza storica che aspettavamo da trent’anni. Il voto della Camera, in quarta lettura, sancisce infatti in via definitiva, con la maggioranza dei due terzi e dunque senza possibilità di chiedere il referendum confermativo, la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli animali e degli ecosistemi nella nostra Costituzione”, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris. “Per la prima volta – prosegue la presidente De Petris – una revisione della Carta, integrando l’art. 9, tocca la prima parte della Costituzione, quella che fissa i princìpi fondamentali. La difesa dell’ambiente diventa principio fondante della Repubblica e valore primario, costituzionalmente protetto, come del resto la stessa Consulta ha più volte indicato”.

“Per trent’anni ci siamo battuti, sin da una proposta di cui io stessa ero prima firmataria, per raggiungere questo obiettivo che fa fare un enorme passo avanti al nostro Paese sulla strada della protezione della nostra madre Terra. E’ molto significativo e innovativo che nel testo sia affermato esplicitamente il principio della intergenerazionalità. La tutela dell’ambiente è un preciso dovere nei confronti delle prossime generazioni”. “Questa riforma è tanto più importante perché rende principio costituzionale la tutela degli animali, ponendo così le basi per un nuovo rapporto con gli altri esseri viventi. Siamo il quinto Paese al mondo a sancire questo principio costituzionale ed è motivo di grande orgoglio per l’Italia”.

“La riforma incide inoltre a fondo sui limiti posti all’iniziativa economica privata. Stabilisce, modificando l’art. 41, che la libera iniziativa privata non può arrecare danni alla salute e all’ambiente. E’ ora la legge fondamentale dello Stato ad affermare che l’interesse economico non può prevalere sul diritto alla salute e sulla tutela ambientale. Da oggi l’Italia è un Paese migliore”, conclude la capogruppo di LeU.

Qui il riepilogo dell’ITER dell’atto

Redazione

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