Edilizia scolastica: 87% delle scuole inferiori alla classe C

Anche quest’anno Legambiente fornisce un quadro preciso sullo stato dell’edilizia scolastica nel nostro paese, nel nuovo rapporto Ecosistema Scuola, giunto alla sua XX edizione, dove si registra che in sette anni è stato conclusa meno della metà dei progetti finanziati nell’ambito dell’edilizia scolastica.

Dal rapporto di Legambiente emerge che su poco più di 6.000 edifici scolastici presenti in 87 comuni capoluogo di provincia, frequentati da circa 1,2 milioni di studenti, circa il 58% delle scuole non dispone di certificazioni di base come l’agibilità ed oltre l’87% degli edifici si trova al di sotto della classe energetica C, con ancora ben 145 edifici scolastici dove è ancora presente amianto da bonificare.

Nell’ambito della riqualificazione energetica la strada da percorrere è ancora molto lunga, con appena il 28% degli edifici che dispone della certificazione energetica, dei quali solo il 6,3% collocato in classe energetica A e ben il 72,2% che si configura nelle ultime tre classi energetiche (E, F, G). Negli ultimi 5 anni gli edifici sottoposti a riqualificazione energetica sono stati il 15%, con una punta del 20% al Nord ed appena il 2,4% al Sud. Gli interventi di riqualificazione hanno riguardato prevalentemente l’installazione di caldaie a condensazione, la sostituzione di vetri e serramenti, l’isolamento delle coperture e/o delle pareti esterne, e solo in misura minore l’installazione di impianti di energia rinnovabile. Interventi, questi ultimi, che non costituiscono una vera e propria spinta alla crescita del numero di scuole in cui si utilizzano fonti di energia rinnovabile, che sono appena il 18,1%. Di questa ancora esigua minoranza l’80,1% dispone di impianti fotovoltaici , il 31,9% di solare termico, mentre solo l’1,2% impianti a geotermia e lo 0,4% a biomassa. In questa ancora ristretta cerchia di edifici la copertura dei consumi da fonti rinnovabili è pari al 37,6%.

A livello di manutenzione urgente poi quasi una scuola su tre, cioè il 29,2%, richiede interventi di manutenzione urgente delle scuole con punte del 63% nel Sud e nelle isole, con la principale emergenza costituita dalla messa in sicurezza degli edifici, che raggiunge un livello di allarme nelle isole, dove, nonostante oltre il 63% delle scuole sia in area sismica 1 e 2 (a fronte di una media nazionale del 41%), appena il 6,3% degli stessi edifici risponde ai criteri della normativa antisismica, a fronte di una media nazionale del 30,8%.

A costituire il principale problema per i progetti di riqualificazione energetica è la difficile ultimazione degli stessi, dal momento che, dal 2014 al 2020, su 6.547 progetti previsti, di cui 4.601 sono stati finanziati, solo 2.121 sono stati portati a termine. Si tratta di numeri che evidenziano le grandi difficoltà incontrate dagli enti locali, traducibile anche con la differenza tra l’importo stanziato per la realizzazione delle opere e la spesa effettiva. Infatti, a fronte di un importo totale stanziato di 3.359.614.000 euro, l’importo totale finanziato è di 2.416.370.000 euro e l’importo finanziato dei progetti avviati di 1.415.747.000 euro. Si tratta di passaggi nei quali viene disperso ogni volta circa un miliardo di euro.
 
In un tale contesto, a garanzia di una gestione virtuosa dei finanziamenti per il miglioramento della efficienza e della qualità degli edifici scolastici, sarebbe fondamentale per Legambiente, procedere ad una puntuale mappatura dei fabbisogni attraverso lo strumento dell’anagrafe dell’edilizia scolastica, per poter programmare gli interventi sulla base di una scala di priorità a partire dall’efficientamento energetico e dalla messa in sicurezza, supportando le strutture tecniche delle amministrazioni più in difficoltà nel reperimento dei fondi e nella capacità progettuale, anche attraverso una semplificazione delle linee di finanziamento, il loro accesso e la loro gestione per ridurre il divario esistente tra i progetti finanziati e quelli conclusi e conseguentemente, tra gli importi stanziati e quelli rimborsati agli enti locali.
 
In occasione della presentazione del nuovo rapporto, Legambiente ha lanciato un appello al Governo, dopo poche settimane dal varo del PNRR, affinché le scuole possano divenire protagoniste della transizione ecologica, realizzando processi di riqualificazione energetica partecipata degli edifici con la comunità scolastica che può divenire comunità energetica, e inaugurando una generazione di 100 scuole sostenibili e innovative costruite secondo i criteri della bioedilizia, aperte anche in orario extrascolastico e dotate di un’integrazione di servizi sia in orario scolastico che extrascolastico, da realizzarsi nelle “periferie sociali” del Paese, quelle maggiormente caratterizzate da un alto tasso di dispersione scolastica e da povertà educativa.

Scarica il XX Rapporto “Ecosistema Scuola” di Legambiente

La Redazione di Ecquologia

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