Economia circolare: celle fotovoltaiche dal riciclo di batterie automobilistiche

I nuovi scenari di economia circolare, fondamentali per cambiare finalmente modello di sviluppo nel segno della sostenibilità, si arricchiscono ogni giorno di nuove interessanti opportunità. 


Molto interessante al riguardo, uno nuovo studio del Massachusetts Institute of Technology (MIT), messo a punto dal team coordinato dalla Dottoressa Angela Belcher (foto) che è riuscito a rendere possibile la costruzione di celle solari di perovskite economiche ed efficienti (vedi post “Arriva l’ibrido anche per il fotovoltaico: organico ed inorganico si incontrano“) riciclando il piombo delle batterie delle automobili. Si tratta di un processo semplice e molto efficace quello messo a punto dai ricercatori del MIT, finalizzato ad ottenere celle solari di perovskite, utilizzando il piombo ricavato da batterie esauste delle automobili. Si tratta di celle, quelle di perovskite, sottili, flessibili e leggere, le quali possono essere installate su superfici solari non convenzionali come finestre e facciate dei palazzi. stessa nano struttura, stessa capacità di assorbimento luminoso e stessa l’efficienza di conversione. Sulla base delle loro elaborazioni, i ricercatori del MIT hanno concluso che il piombo riciclato potrebbe essere integrato in qualsiasi processo di fabbricazione del fotovoltaico in perovskite come in altre tecnologie fotovoltaiche oltre che nella realizzazione di diodi emettitori di luce e dispositivi piezoelettrici.

schematizzazione

Un lavoro intrapreso da anni da parte dei ricercatori, quello della ottimizzazione delle celle in perovskite, ancora legate all’ingrediente base costituito dal piombo, materiale, come noto, dalle molte controindicazioni ambientali. Grazie a questa nuova ricerca sarà ora possibile limitarne l’estrazione riducendo drasticamente anche tutti i problemi legati alla sua manifattura ed al suo smaltimento.

Secondo i ricercatori del MIT le nuove celle solari realizzate ed assemblate a partire dal piombo delle batterie delle auto hanno le stessa efficienza di quelle ottenute con la materia prima originale. In virtù di questo il piombo riciclato garantirà la produzione di queste celle di nuova generazione fino a quando sarà disponibile un materiale alternativo meno tossico ma altrettanto efficiente. Una nuova scoperta che consentirà di smaltire ecologicamente le vecchie batterie delle auto nel futuro prossimo, stimabili in grandi quantitativi, anche per la ancora dominante presenza del piombo nei sistemi di accumulo automobilistici e visto che allo stato attuale le nuove batterie vengono realizzate in maniera sempre crescente con materiali più sicuri e con un minore impatto ambientale.

Interessanti anche le stime di produzione elaborate dal team di ricerca che, considerando che il film sottile delle celle di perovskite ha lo spessore di un micrometro, permetterebbe partendo dal piombo contenuto in una singola batteria, di produrre più di 700 metri quadrati di celle. Tutto questo significa che con una percentuale media di efficienza sottostimata delle celle del 15%, visto che attualmente le celle di perovskite si attestano intorno al 20%, le stesse saranno in grado di fornire energia sufficiente per 14 appartamenti in Massachusetts, e fino a 30 in località più soleggiate degli USA come il Nevada. Un riscontro dimensionale a tutto ciò è legato al fatto che per il fabbisogno energetico di tutti gli Stati Uniti sarebbero sufficienti 12,2 milioni di batterie usate che garantirebbero la produzione di 8.634 chilometri quadrati di celle solari.

Link articolo rivista del MIT “Solar energy from discarded car batteries”

Sauro Secci

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