Ecco svelato perché a scuola ci prende sonno già dopo tre ore di lezione.. CO2 Veleno subdolo…….

Con il progetto italiano proposto da Giga Ecofuturo e sostenuto dal Ministero dell’Università, Ricerca Scientifica e Istruzione stiamo formando i Docenti e gli Studenti di alcune scuole superiori, su tutto il territorio nazionale, a costruire project financing  per  “l’autocura energetica degli edifici scolastici”. (Fonte immagine di testata: Wikipedia).

Come ogni progetto di ricerca che si rispetti stiamo scoprendo molte cose da noi inizialmente non prese in considerazione. Nelle aule ci sono studenti e docenti chiusi senza ricambio d’aria generalmente per tutto il periodo delle lezioni. I riscaldamenti funzionano normalmente ma nelle aule si determinano  temperature tropicali.

L’errore basilare è riscaldare le classi come se fossero abitazioni ma in realtà la classe è una abitazione dove dentro  50/70 m2 vivono 30 persone insieme con una temperatura corporea che non scende mai sotto i 35°C, ovvero dentro la classe ci sono trenta termosifoni a 35°C per cui occorre immediatamente spegnere i termosifoni veri appena la classe è piena della vita e del calore di ognuno di noi altrimenti si scoppierà di caldo percepito.

Si concede, fortunatamente, una piccola pausa di “ricreazione” durante la giornata di studio, ma non si mette in pratica la prima misura necessaria, ovvero il ricambio totale dell’aria perché nelle prime ore si accumula nelle classi una enorme quantità di COche produce un leggero effetto soporifero che noi fino ad oggi abbiamo attribuito alla noia o alla stanchezza.

Ma facciamo un pò di calcoli.

Presupponendo come abbiamo detto che l’aria delle aule non venga cambiata durante tutta la giornata di studio (dalle 5 alle 7 ore per 5 gg) e che l’aula media sia da 150 m3, cerchiamo di rispondere alla seguente domanda: un individuo medio seduto quanto produce di CO2 ogni ora, quali sono i livelli prodotti in complesso e se sono realmente pericolosi?

Il metabolismo basale mediamente è pari a 1.500 kcal/g. Quindi immaginiamo che ogni ora il consumo sia di 62,5 kcal, per cui ogni essere vivente in aula consuma nel tempo medio 62,5 x 5/7h = 312,5/437,5 kcal. Poi conteggiando la presenza in aula di 20/25 persone otteniamo da un minimo di 6.259 ad un massimo 10.937,5 Kcal/gg.  

Facciamo riferimento pure al glucosio. Per fornire le 62,5 Kcal/h servono circa 16 g di glucosio corrispondenti a 0,089 mol.  La quantità di CO2 prodotta sarà quindi 6*0,089=0,53 mol/h. La CO2 ha peso molare 44,01. Quindi significa che ogni ora vengono immessi in stanza circa 23 g di CO2 a persona: per cui 23x 20/25 = 460/575 g/h, per un totale giornaliero da 2.300 a 4.025 g/gg.

Supponendo che le persone lavorino normalmente sedute, nella stanza si introducono da 2.300 a 4000 g di CO2 che va a sommarsi a quella presente inizialmente nell’aria. Per metro cubo significa 2300-4000/150 = 15/27 g circa al giorno scolastico per aula. 

Se si misura la concentrazione di CO2 in una aula a fine giornata, e considerando per l’aria una massa di 1,2 kg/mc la CO2 di base per mper essere tollerabile dovrebbe essere di circa 0,5 g/m3  

Aggiunti i 15 nella migliore delle ipotesi, e i 27 nella peggiore (cautelativa), si arriva a 15,5 g/m3 di COche dovrebbero corrispondere a 10.000/18.000 ppm. 


Ora il risultato incredibile e allarmante:

Il valore limite di pericolo è considerato internazionalmente in circa 2.000 ppm: quindi il valore calcolato nelle classi lo supera abbondantemente. 

Le conseguenze: mancanza di attenzione per gli studenti, avvelenamento lento , irritabilità ecc. Questi sintomi gli affronteremo a breve con specialisti.

Quindi  ecco i primi due consigli

  • Spegnere subito il riscaldamento al suono della campanella di ingresso
  • Aprire ogni ora le finestre

Ovviamente tutto questo ora lo misureremo con strumentazioni ad hoc e proporremo soluzioni sia per il ricambio d’aria senza disperdere il calore e sia per la sanificazione dell’aula per non scambiarsi ogni giorno influenze non mentali ma troppo fisiche.

Professor Giuliano Gabbani UniFI – Comitato Scientifico GIGA/Ecofuturo Festival

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