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Amiata: finalmente il via libera alla geotermia a ciclo binario

Geotermia. Finalmente il via libera alla centrale a ciclo binario ad Abbadia San Salvatore sul monte Amiata. Una battaglia, quella per la geotermia pulita, portata avanti per anni dalla rete di Ecofuturo, con in prima linea Fabio Roggiolani e Giuliano Gabbani. Rivedi il il convegno organizzato nel Gennaio 2020 “Geotermia a ciclo binario: il progetto della centrale Val di Paglia”.

Con delibera 459 del 19 Aprile u.s., la Giunta regionale Toscana, ha espresso pronuncia positiva di compatibilità ambientale relativamente al “Progetto di impianto geotermico di tipo binario e potenza 9,999 MW ubicato nel Comune di Abbadia San Salvatore (SI)”, proposto da SORGENIA.

Nel rispetto delle raccomandazioni della Conferenza dei Servizi del 16 Febbraio u.s., la Giunta ha approvato il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, preludio al via libera alla realizzazione della centrale geotermica prevista in Val di Paglia, in località Voltole, nell’area industriale-artigianale appartenente al comune badengo. Un impianto da circa 10MW, a ciclo binario con tecnologia ORC (Organic Rankine Cycle), da fonti geotermiche a media entalpia, con totale re iniezione del fluido.

Oltre a produrre energia elettrica, esso permetterà di sviluppare una rete di teleriscaldamento a servizio delle attività presenti nell’area che riceveranno gratuitamente il calore. (link al progetto Sorgenia). Il progetto previsto del recupero dell’area fluviale del Paglia dovrebbe permettere la necessaria riqualificazione nonché valorizzazione della zona produttiva (dove sussistono anche capannoni in disuso). Così da attrarre nuove idee imprenditoriali o migliorare quelle già esistenti, creando nuove opportunità di lavoro.

Il Primo Cittadino badengo Fabrizio Tondi si dice soddisfatto per questo successo che vede vicina la nascita di una centrale capace di produrre energia elettrica e riscaldamento ad emissioni zero

“Questa tipologia di centrale mi ha trovato subito favorevole e mi sono anche speso perché è quello di cui ha bisogno innanzitutto il mondo. Abbiamo bisogno di energie rinnovabili a impatto praticamente zero come questa. Lo chiede il territorio, perché quella zona va recuperata e riabilitata sotto tanti aspetti. La presenza di questa centrale implica un miglioramento non solo paesaggistico (c’è un bellissimo progetto di recupero dell’area fluviale), ma anche una filiera produttiva. Infatti la stessa Sorgenia mette a disposizione, gratis, il calore per le attività che ne hanno bisogno e oggi più che mai sappiamo quanto questo possa incidere sui costi aziendali”.

Una notizia quindi davvero importante per il territorio, con la sola incognita di un ricorso alla presidenza del Consiglio dei ministri (per noi inconcepibile – ndr) da parte della Soprintendenza, che si era già espressa contrariamente in Conferenza dei Servizi. Se tutto andrà bene potremo finalmente veder partire i lavori (previsti della durata di 4 anni) ed avere in Amiata una geotermia pulita ed efficiente.

Fonte articolo: Amiata News e RadioSienatv

Redazione

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