Agricoltura digitale: ecco “Agridigit”

Il settore primario dell’agricoltura, fondamentale per la sopravvivenza della specie umana sul pianeta, necessità come e più di altri settori di adeguamento alle nuove tecnologie nel segno della sostenibilità, con nuove tecnologie di coltivazione come il “precision farming”, o l’agrometeorologia, basate su una forte digitalizzazione. Su questa filosofia si colloca Agridigit, un progetto nazionale sull’agricoltura digitale, finanziato dal ministero delle Politiche agricole e coordinato dal Crea agricoltura e ambienteuno dei centri del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, considerato “un’eccellenza internazionale sulla modellazione dei sistemi che permettono di analizzare la realtà agricola e naturale nel dettaglio, supportando il monitoraggio e prevedendone le evoluzioni”(fonte immagine di copertina: CREA)

Il progetto ha sviluppato una piattaforma utilizzata dalla commissione Europea sia per le previsioni di rese delle colture durante l’anno che per la produzione di bollettini di agro-meteorologici. Molti gli ambiti destinati ad entrare a pieno titolo nella nuova agricoltura digitale a livello ingegneristico, come la meccatronica, l’informatica, la comunicazione, etc.. Una autentica rivoluzione che metterà a disposizione dei contadini post-moderni una serie di strumenti a disposizione semplicemente impensabili appena pochi anni fa.

Come spiega Marcello Donatelli, direttore del Crea agricoltura e ambiente e coordinatore di Agridigit si tratta di “un’agricoltura tecnologicamente evoluta, ma utilizzabile da tutti gli agricoltori, rispettosa dell’ambiente e del suolo, sempre vicina al consumatore con un clic, è già alla nostra portata”.

Agridigit introduce all’agricoltura nell’era digitale attraverso una infrastruttura cloud per la gestione di dati e servizi, strumenti di modellazione per l’assistenza durante la stagione (produttività, impatto ambientale, qualità e stato di salute delle specie vegetali e animali, limitazione all’uso dei fitofarmaci) e l’analisi di scenario integrata, anche previsionale, includendo suolo, emissioni e consumi idrici in rapporto ai cambiamenti climatici; la sperimentazione e l’adattamento delle tecnologie dell’agricoltura di precisione e soluzioni digitali e meccatroniche per specifiche filiere, con particolare riferimento a quelle forestale, vitivinicola e zootecnica.

Agridigit è un progetto strutturato operativamente in sottoprogetti di filiera come:

  • AgriInfo: che sviluppa un’infrastruttura cloud per gestione di dati e servizi; 
  • AgroModelli: che mette a punto strumenti di modellazione per assistenza in stagione e analisi di scenario, con riferimento per esempio ai cambiamenti climatici; 
  • AgroFiliere: che studia applicazioni e tecnologie di meccatronica e agricoltura di precisione applicata a singoli settori produttivi;

Il Crea sta attualmente lavorando in questo momento a specifici ambiti come la raccolta e la condivisione di dati su funghi, per fornire gratuitamente a tutte le regioni servizi di previsione attualmente pagati ai privati (con attualmente 11 regioni ad oggi coinvolte per la creazione di una base comune di servizi. L’istituto sta inoltre lavorando ad applicazioni di intelligenza artificiale come il riconoscimento di razze di api con il completamento di un sistema che offre un servizio sul cloud per poterle riconoscere in tempi rapidissimi rispetto alle tradizionali analisi morfometriche. Tra le linee di sviluppo del Crea anche una applicazione della blockchain per i prodotti agricoli, per fornire una base immodificabile alle informazioni che giungono al consumatore.

Link scheda progetto “Agridigit” (sito CREA)

La Redazione di Ecquologia  

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