“Wind Energy Efficiency”, la democrazia energetica Italiana è già qui e parte dalla regina delle rinnovabili: l’eolico

La rivoluzione energetica in atto verso un modello energetico distribuito, più pulito ma anche più democratico e partecipativo, che vede come motore fondamentale il composito mondo delle rinnovabili, basa la sua essenza e la sua forza sulla partecipazione attiva di ogni singolo cittadino. Proprio all’interno di questa filosofia si inserisce questa bellissima azione di una delle aziende partner di Ecofuturo Festival come la roveretana InfinityHub, con una nuova campagna di equity crowdfunding lanciata sul web attraverso la sua società di scopo Wind Energy Efficiency srl

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Ognuno di noi può fare la sua parte per rendere più sostenibile il nostro pianeta, contribuendo, ad esempio, ad accrescere la produzione di energia pulita. A volte infatti basta poco, sia in termini di risorse economiche, che in termini di tempo. Quel che serve però è riuscire a con-dividere un’idea utile che accenda gli entusiasmi, che stimoli a partecipare attivamente ad un progetto dai risultati tangibili e dove vincono tutti. E la start-up roveretana Infinit(Y)Hub (www.infinityhub.it), acceleratore di progetti green con sede a Progetto Manifattura, lo sta dimostrando ancora una volta.

Da pochi giorni la società ha infatti lanciato sul web una nuova campagna di equity crowdfunding, ovvero finanziamento collettivo via web, per sostenere tramite la sua società di scopo Wind Energy Efficiency srl, abbreviato W(Y)E (Link sito Infinityhub), la gestione di un parco eolico in provincia di Potenza, insieme alla società di Pesaro che da anni opera nel campo delle rinnovabili MF Group. 

Si tratta della prima campagna in assoluto in Italia di finanziamento dell’energia eolica tramite crowdfunding. Partita il 21 novembre, in 15 giorni, la campagna ha già raccolto oltre il 64% della somma totale, ovvero € 25.600 su € 40.000 totali, grazie all’ingresso di 14 investitori (nuovi soci). Tra questi figura anche Trentino Sviluppo, l’Agenzia della Provincia Autonoma di Trento dedicata a favorire lo sviluppo sostenibile del sistema trentino, che pochi giorni fa è entrata a far parte del gruppo dei finanziatori in qualità di investitore professionale, con una quota pari al 5% del goal. Al finanziamento può partecipare chiunque, anche con piccole somme, partendo da un importo minimo di € 200. Dal piano industriale il rendimento medio annuo dell’investimento è superiore al 5%. Ogni quota dà inoltre diritto ad un beneficio fiscale del 30% e sarà poi possibile, per la prima volta, scegliere l’intestazione in conto a terzi, per consentire agli investitori di cedere in futuro le proprie quote senza costi.

La turbina eolica di W(Y)E e MF Group ha una potenza di 60kWp; si trova a Cancellara (PT), a 991 m sul livello del mare, è connessa alla rete ed incentivata dal conto energia. Si tratta di un impianto eolico di piccola taglia, la cui gestione vuole essere un primo step per validare il sistema di raccolta con la massima diffusione e condivisione collettiva.

«Abbiamo scelto di partire con questo progetto di piccolo eolico per validare rapidamente il paradigma (x la quarta volta!), ma l’obiettivo è quello di ripetere l’esperienza su impianti di dimensione superiore, che garantiscano un maggiore beneficio energetico/ambientale. Si tratta del primo progetto in Italia ed è giusto procedere per gradi. Utilizzeremo questa campagna per costruire una prima community di piccoli investitori intenzionati a con-dividere lavoro sostenibile» tuona il suo fondatore, anche presidente di Infinityhub Spa, Massimiliano Braghin (https://www.linkedin.com/in/massimiliano-braghin-26122530/).

Dopo 3 campagne concluse con successo, per Infinit(Y)Hub questa è la quarta esperienza di finanziamento collettivo dal basso. Tramite le sue diverse applicazioni – oltre a progetti per incentivare l’eolico vi sono infatti quelli per sostenere l’energia fotovoltaica, l’efficientamento energetico degli edifici o ancora, la costruzione di piste ciclabili solari – la start-up roveretana è pronta a scoccare tante altre frecce, che mirano a raggiungere nuovi e diversi obiettivi di sostenibilità per diffondere “La rivoluzione energetica clean condivisa tra piccoli azionisti e cittadini” (titolo del saggio che racconta la storia della start up nel libro “Future energy, Future green”, uscito a gennaio del 2018 edito da Fondazione Istud Milano). Una rivoluzione dove però non vi sono nemici da sconfiggere, ma dove tutti vincono: le società coinvolte, gli investitori, le persone che di volta in volta trovano occupazione nella realizzazione dei vari progetti, e naturalmente, le generazioni future che erediteranno il pianeta. Perché come afferma spesso l’Amministratore delegato Massimiliano Braghin citando San Francesco D’Assisi: “fate ciò che è necessario, non ciò che è possibile e vi scoprirete a fare l’impossibile, San Francesco d’Assisi”.

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