Via libera all’autoconsumo collettivo: Grande passo della nostra petizione

Grazie all’incessante impegno del Senatore M5S Gianni Girotto, Presidente della Commissione Industria del Senato, avviato già nella scorsa legislatura e alla nostra petizione che ha raccolto oltre 35.000 firme, è stato accolto dal Governo un emendamento, contenuto nel Decreto Milleproroghe, che consente finalmente l’avvio della produzione e dell’autoconsumo collettivo di energie rinnovabili (nella foto di testata la consegna delle firme raccolte dalla petizione nelle mani del Senatore Gianni Girotto).

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Un significativo risultato nel segno di ridurre il peso della bolletta energetica attraverso l’autoproduzione attraverso impianti fotovoltaici sui tetti dei condomìni o agevolando la creazione delle “Comunità energetiche rinnovabili”, con impianti condivisi tra cittadini utenti abitanti in abitazioni separate. Tale possibilità diverrà possibile con gradualità, recependo la direttiva UE 2018/2001, con il nostro paese che ne anticiperà i tempi attraverso una sperimentazione, prevista proprio da un emendamento al decreto Milleproroghe, attualmente all’esame della Camera, presentato dal presidente della commissione Industria Gianni Girotto(M5S). La proposta, che vede l’appoggio del governo, prevede infatti un avvio sperimentale immediato per impianti fino a 200 kW di potenza installata e con un limite temporale fino al 30 giugno 2021.

Entrando nello specifico dell’emendamento, per i progetti pilota sarà consentito “attivare l’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili, ovvero realizzare comunità energetiche rinnovabili“. In questo modo gli utenti finali di uno stesso condominio, ai quali diversamente sarebbe precluso poter avere un impianto fotovoltaico individuale, o di «comunità energetiche» potranno associarsi per diventare autoconsumatori di energia rinnovabile prodotta dai loro impianti, attraverso un contratto.

Nel caso di «comunità energetiche» gli azionisti o membri sono persone fisiche, Pmi, entri territoriali o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali ma la partecipazione non può costituire l’attività commerciale o industriale principale. Le entità giuridiche che nascono dai contratti tra i consumatori producono energia destinata al proprio consumo con impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza complessiva non superiore a 200 kW, che devono però essere entrati in esercizio dopo che il DL Milleproroghe sarà convertito in legge. I partecipanti condivideranno l’energia prodotta utilizzando la rete di distribuzione esistente. L’energia condivisa dovrà essere pari al minimo, in ciascun periodo orario, tra l’energia elettrica prodotta e immessa in rete dagli impianti a fonti rinnovabili e l’energia elettrica prelevata dall’insieme dei clienti finali associati. L’energia sarà condivisa per l’autoconsumo istantaneo, che però potrà avvenire anche attraverso sistemi di accumulo a predeterminati criteri. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge un provvedimento dell’Autorità energia-reti-ambiente fisserà le varie regole attuative. 

Fabio Roggiolani, primo firmatario della petizione, insieme a Jacopo Fo e Michele Dotti per Ecofuturo e al Coordinamento Nazionale FREE delle energie rinnovabili, ha dichiarato: “Si aprirà un mercato immenso e finalmente condiviso anche nei risultati economici perché sarà appannaggio dell’investimento diffuso dei cittadini o delle pmi. Per questo il prossimo Ecofuturo Festival, che si svolgerà dal 14 al 18 luglio a Padova, sarà dedicato all’ecoinnovazione e sarà intersecato dall’innovazione portata dai vari sistemi di crowdfunding“.

Entrando nel merito della fiscalità della nuova formula incentivante, l’emendamento introduce una sperimentazione a livello “virtuale”, con una attenzione a mantenere inalterate le partite fiscali sulle bollette dei consumatori interessati, i quali continueranno a pagare Iva e accise sulla quota di energia prelevata dalla rete, con l’obiettivo di consentire ai nuovi “autoconsumatori” di attingere sempre di meno dalla rete ma non producendo nel contempo una perdita di gettito per l’Erario.

Nella nuova proposta si precisa che i nuovi incentivi non dovranno essere un costo aggiuntivo per lo Stato, non affiancando ma sostituendo un’”agevolazione” già esistente, come lo scambio sul posto. L’idea alla base della proposta è quella di definire, attraverso un successivo decreto del ministero dello Sviluppo, una tariffa incentivante per la remunerazione degli impianti, erogata dal Gse, alternativa al meccanismo dello scambio sul posto. Nell’emendamento al Milleproroghe si precisa anche che il nuovo meccanismo dovrà essere realizzato “tenendo conto dell’equilibrio complessivo degli oneri in bolletta”. Inoltre si stabilisce anche il divieto di cumulo con gli incentivi Dm 4 luglio 2019 (decreto ministeriale Fer 1). Restano invece cumulabili le detrazioni fiscali in vigore sugli impianti a fonti rinnovabili.

Fabio Roggiolani in merito a questo significativo passaggio normativa rimarca che “il parere favorevole del Governo all’emendamento di Gianni Girotto segna la svolta green del Governo Conte 2 e siamo onorati sino da ora di invitare alla prossima di Ecofuturo Festival a Padova, con la sua appendice romana dei primi giorni di ottobre, non solo in Senatore Girotto, come grande protagonista di questa battaglia, ma anche i Ministri coinvolti, Costa, Patuanelli e Fraccaro“.  

Questo il link della petizione Change.org

Ultim’ora: Dopo che il Presidente leghista della Commissione che ha in mano il DL Milleproroghe si era messo di traverso, sono stati riammessi gli emendamenti, dopo i ricorsi dei firmatari i tre testi (M5S, Lega, Italia Viva), che puntano a sbloccare la condivisione dell’energia negli edifici condominiali! 

La Redazione di Ecquologia

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