Ripresa economica globale: deve essere basata sulle energie pulite secondo IEA

Parole dirette quelle pronunciate nei giorni scorsi da Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’Energia (IEA) ad un recente meeting: Mettere l’energia pulita al centro dei piani di stimolo è un’eccellente strategia per rivitalizzare le economie mentre si costruisce un futuro energetico più sicuro e sostenibile”. Il meeting ha visto riuniti allo stesso tavolo virtuale ministri, rappresentati industriali e leader di organizzazioni internazionali per discutere del potenziale di rinnovabili ed efficienza energetica per far ripartire il Pianeta dando priorità alla lotta ai cambiamenti climatici.

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Uno degli effetti ambientali più evidenti del blocco mondiale, attivato dalla pandemia di coronavirus, è stato il repentino crollo delle emissioni climalteranti. Soltanto nel nostro paese, le stime indicano una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 20 milioni di tonnellate la CO2 a fronte delle misure di contenimento attuate (dati di Italy for Climate) nei mesi di marzo ed aprile, con la minaccia paventata da molti esperti fino dall’inizio dell’emergenza sanitaria, di una impennata dei gas serra dopo la fine del lockdown.

Secondo lo stesso Direttore di IEA “È fondamentale evitare di ripetere gli errori del passato. Le emissioni erano diminuite anche a seguito della crisi finanziaria globale del 2008, ma sono velocemente tornate a crescere. Dobbiamo imparare da quell’esperienza.

Il binomio energie pulita ed efficienza energetica rappresenta oggi l’unico strumento per scongiurare che ciò accada. L’obiettivo della tavola rotonda è sensibilizzare i governi sulle migliori metodologie per conseguire i vantaggi che transizione energetica e recupero economico possono reciprocamente apportare.

Il ministro danese del clima Dan Jørgensenha aggiunto che “La discussione odierna ha fornito ampi spunti di riflessione. L’energia pulita e l’efficienza sono i cardini della nostra lotta contro i cambiamenti climatici e allo stesso tempo entrambi i settori hanno un enorme potenziale di lavoro. Quando cerchiamo di stimolare l’economia, ha senso progettare i nostri interventi solo in modo da sfruttare queste sinergieCiò non solo ci consentirà di creare posti di lavoro ancora più verdi, ma sosterrà anche i nostri sforzi per mantenere l’innalzamento della temperatura globale a livelli gestibili”.

Proprio per stimolare ed aiutare i processi politici decisionali la IEA pubblicherà a giugno un nuovo rapporto sulle prospettive energetiche mondiali. Nel documento, sui cui contenuti vi daremo conto, verranno forniti numeri concreti sul potenziale economico e occupazionale della transizione energetica. Il 9 luglio poi si aprirà il vertice internazionale sull’energie pulite, un evento che radunerà un ampio gruppo ampio di ministri e decisori politici alla ricerca della individuazione di modalità di intensificazione dell’azione nella vita reale.

La Redazione di Ecquologia

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