Propositivo, resiliente e …….urgente!

“Propositivo”, questo il vocabolo guida del Festival Nazionale della Resilienza svoltosi dal 27 luglio al 1 agosto a Bosa e Macomer in Sardegna, che celebra questo valore così importante in tempo di crisi, con tutte le nuove opportunità che questo termine implica. Una locationsimbolo, quella sarda, immolata sull’altare dello sviluppo senza limiti iniziato 50 anni fa, ed oggi abbandonata a se stessa, alla ricerca delle sue origini e dei suoi enormi valori umani, culturali, paesaggistici e di civiltà. Proprio venerdì 31 luglio, il Festival della Resilienza sardo, ha visto salire sul palco i nostri Giuliano Gabbiani e Fabio Roggiolani salire sul palco del Festival , presentando il pacchetto di ecotecnologie per rilanciare l’Italia, contenute nel Libro Bianco di Ecofuturo, presentato nei mesi scorsi anche ai due rami del Parlamento.

Ecco a seguire il bellissimo racconto di questa nuova straodinaria esperienza di rete e di condivisione del nostro Fabio Roggiolani.


Propositivo, resiliente e …….urgente!

Quasi una settimana di lavoro per gli organizzatori del festival della resilienza riuniti sotto la sigla di Propositivo.
Ho contribuito anch’io, un po’ a disagio negli schemi partecipativi, abituato da sempre a parlare molto e con molta libertà, ho morso il freno ma ho provato ad essere utile.
Un team di giovani ma senza mai accennare al valore della gioventù come plus o come passaporto per non dire, che si sono confrontati con storie più o meno lunghe provenienti da ogni parte d’Italia e spesso da persone che vivono le loro radici oltre oceano o in Cina.

Radici sarde fino al midollo ricordate e rappresentate nelle splendide serate di intrattenimento e spettacolo con i Tenores, la visita guidata con danze, cinema e musica ai nuraghes di Tamuli, tutto questo è molto altro ha creato uno strano mix che metteremo alla prova nei suoi frutti nel prossimo anno.

Io insieme al Prof Gabbani ho presentato il libro bianco di Ecofuturo come un inno alla speranza è una risposta alla paura.  Non aver paura di innovare per non rimanere terrorizzati dallo scatenarsi degli eventi estremi come quello avvenuto a Firenze, anzi nella zona sud di Firenze dove un secolo di storia di alberature è stato annientato in due ore e ancora blocca rendendole inagibili molte strade.

Il clima È cambiato, potrei ripetere cose dette nel 1994 che contenevano per filo e per segno questa ed altre previsioni ma ho scelto dal 2000 di non farlo più per non deprimermi e per non terrorizzare. Ho scelto allora di coltivare la speranza, di dedicarmi alla cura  e di aiutare a far nascere come un ginecologo climatico le innovazioni che potrebbero fermare la deriva e cominciare il lento cammino per rimettere il mondo in equilibrio.

Il nostro appello, prima dello stupendo spettacolo dei Tenores e di Claudia Aru,  a non coltivare il neoconservatorismo ambientale e a credere nella forza delle idee attrezzate di tecnica e scienza ha trovato piena sintonia con chi era in piazza ad ascoltarci.

Nel Luglio più caldo della storia climatica moderna il festival di propositivo può diventare lo schema da ripetere in ogni comunità locale mettendo assieme le proposte culturali, le idee pianificatore la cultura del ricostruire ecologico , le ecotecnologie di Ecofuturo e il ruolo di ognuno come ignoranza creativa.

Ecco la presentazione di Pietro Formica con cui il festival si è aperto è la degna conclusione di quanto voglio dire ovvero che occorre la modestia per ascoltare gli esperti di ogni disciplina e gli ecotecnologi o gli eco inventori ma che ognuno di noi può diventare l’inventore del passaggio finale , casa per casa, comunità per comunità per diventare capaci di resistere e per dotarci degli strumenti per ridare alla natura i suoi ritmi e i suoi tempi di rigenerazione equilibrata.

È un cammino nella gioia che ci aiuterà a resistere e che darà un senso è una prospettiva al lavoro di tutti e per tutti e che sta dando i suoi frutti se è vero come è vero che nel giorno del picco più alto dei consumi elettrici mai registrato nel nostro paese il 40% dell’energia era prodotta da rinnovabili e che  abbiamo già raggiunto i minimi risultati di efficienza e riduzione di co2 previsti per il 2020 in Italia.

Fabio Roggiolani
Vice Presidente Giga

Voglio Ringraziare   Maura Fancello, Gianluca Atzori, Marco Serra, Luca Pirisi e tutti gli altri che hanno lavorato da dentro e fuori la Sardegna a questa straordinaria iniziativa che mi auguro davvero possa essere ripetuta cento o mille volte mantenendo quella tessitura di rete che sta già egregiamente funzionando e che ha il suo ispiratore in Cacao il primo quotidiano di buone notizie fondato da più di una ventina d’anni dal mio amico Jacopo e poi Fo.

A seguire il bellissimo video di presentazione, realizzato in occasione del Festival della Resilienza 2015 “Propositivo”

Sauro Secci

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