Porto Torres: arriva il “reddito energetico” per le famiglie povere

E’ stato firmato in questi giorni il protocollo che avvia nella cittadina sarda il “Reddito energetico”, un progetto del Movimento 5 Stelle che offre impianti fotovoltaici in comodato d’uso ai cittadini. Uno strumento di grande rilevanza per affrontare la crisi, diffondendo la rivoluzione energetica delle rinnovabili, che dopo gli anni del decollo sta registrando una frenata, dopo gli ultimi provvedimenti normativi.

Si tratta di un investimento da 500mila euro, un fondo rotativo che si attiva e si auto- alimenta, un aiuto per decine di famiglie in difficoltà economiche e una spinta nuova per promuovere e diffondere le energie rinnovabili. Le risorse saranno assegnate tramite bando ai cittadini in difficoltà economica e serviranno all’acquisto in comodato di impianti fotovoltaici domestici (<20 kW di potenza), con la possibilità di riscattarli al termine dei 25 anni di contratto (9+9+7). Le famiglie potranno autoconsumare l’elettricità prodotta e il surplus verrà venduto alla rete, destinando gli introiti nuovamente al fondo. Tutto questo in sintesi, il “REDDITO ENERGETICO” che per la prima volta viene sperimentato dalla amministrazione M5S di Porto Torres.

Dopo mesi di incontri con il Gse  e grazie a un’idea del portavoce del M5S Riccardo Fraccaro è stato messo a punto il regolamento e oggi il consiglio comunale della città sarda ha varato il primo bando per l’assegnazione degli impianti.

Il bando partirà ad agosto e durerà fino a fine settembre. In questo periodo le famiglie potranno accedervi e candidarsi. Una graduatoria darà l’esito delle assegnazioni entro fine ottobre.

Il progetto, una vera e propria rivoluzione energetica, che si può concretizzare grazie al lavoro dell’amministrazione guidata dal sindaco Sean Wheeler e allo straordinario impegno del Gse, è stato presentato in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dei deputati del MoVimento 5 Stelle Riccardo FraccaroAlfonso Bonafede, del sindaco Sean Wheeler, per il Gse di Luca Barberis, direttore divisione sviluppo sostenibile, Flaminia Barachini, direttore governance sviluppo sostenibile, Gabriele Susanna direttore efficienza e energia termica.

Con la firma del’atto costitutivo del fondo si sancisce il via a un percorso che sarà completato a inizio anno, quando sarà tagliato il nastro ai primi impianti frutto del Reddito energetico a 5 Stelle. 

Come sottolinea il Sindaco Sean Wheeler “Siamo il primo Comune in Italia a lanciare l’iniziativa che coniuga diversi aspetti: la sostenibilità, l’incentivazione dell’energia alternativa e forme di risparmio per le famiglie beneficiarie di questo intervento. Auspichiamo che tanti cittadini presentino le domande. I nostri uffici saranno attivi già da questo mese per fornire tutte le informazioni preliminari. Con il  fondo rotativo si crea un altro processo virtuoso: saranno creati impianti “green” senza consumo di suolo“.

Come ha spiegato il deputato Alfonso Bonafede, responsabile dei comuni a 5 Stelle per il centro Italia “Con questo progetto diciamo ai cittadini che non solo possono usufruire dell’energia ma diventarne produttori – ha spiegato il  – Possono partecipare tutti ma chiaramente in graduatoria sarà data priorità alle famiglie più bisognose“.

Sulla nuova interessante iniziativa in terra sarda anche l’ideatore del progetto, Riccardo Fraccaro, spiega che si tratta di “un progetto innovativo: circa 100 famiglie avranno un tetto fotovoltaico risparmiando da subito sulla bolletta. Abbiamo calcolato che in 25 anni il numero degli utenti sarà almeno raddoppiato e dimostriamo che è possibile avere attenzione per l’ambiente, l’equità sociale e l’etica e nello stesso momento creare sviluppo in maniera stabile“. 

La Redazione di Ecquologia

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