Mobilità elettrica in Europa: il 25% di nuove immatricolazioni nel 2025

In Europa si potrebbe giungere ad un 25% di nuove immatricolazioni di auto elettriche entro il 2025: questa la previsione di uno studio condotto dalla agenzia specializzata Chemnitz Automotive Institute (CATI).

Una previsione che si inserisce in un contesto che vede gli automobilisti sempre più interessati alla mobilità sostenibile e all’abbandono dei combustibili fossili, obiettivo sostenuto da un quadro di incentivi sempre più promettenti da parte degli Stati membri.

In Europa saranno circa 2 milioni le auto elettriche che verranno prodotte nei prossimi 5 anni, la maggior parte delle quali prodotte in Germania, Paese già attualmente leader della mobilità elettrica con il 4% delle nuove immatricolazioni annuali e dove il Governo si è posto l’obiettivo del raggiungimento di 10 milioni di vetture su strada entro il 2030.In Germania entro il 2025 verranno prodotte 1,1 milioni di automobili elettriche all’anno, alle quali si aggiungeranno quelle prodotte in altri 11 Paesi UE, per un totale di 35 impianti. Si tratta di un numero davvero ragguardevole, considerando come oggi 17 impianti di produzione immettano sul mercato non più di 276.000 vetture all’anno. Sulla base di queste previsioni di crescita, il CATI ritiene raggiungibile una soglia del 25% di nuove immatricolazioni elettriche entro il 2025.

Come accennato in premessa si tratta di un accelerazione, quella dle mercato elettrico, innescata da un quadro ricco di incentivi resi disponibili in diversi Paesi. Infatti quasi tutte le più grandi nazioni europee, compresa l’Italia, hanno previsto dei bonus per l’acquisto di vetture elettriche e la rottamazione delle vecchie auto a combustibile. Nel contempo i vari Stati membri stanno provvedendo ad approvare legislazioni locali per imporre limiti più rigidi alle emissioni di CO2 e ad altri inquinanti imputabili alle auto.

In un tale positivo contesto, bisogna rilevare come non manchino anche i deterrenti all’acquisto, con i timori dei consumatori che temono che le auto elettriche non garantiscano autonomia sufficiente per i propri spostamenti, con particolare riferimento ad una copertura di colonnine di ricarica ancora disomogenea sui territori.

Fonte: Electrek

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