Inquinamento indoor: ecco il checkup fai da te

L’almanacco di Ecofuturo 2017 in continuo aggiornamento e scaricabile oltre che dalla homepage del nostro sito anche in calce al post, si è arricchito quest’anno di una nuova sezione dedicata all’inquinamento indoor, tema delicatissimo e di grande rilevanza per la nostra saluta, vista la presenza all’interno deile nostre abitazioni di molti subdoli e silenziosi killer e tra questi uno di cui abbiamo come la formaldeide, di cui abbiamo parlato in questi giorni (link post “Formaldeide: silenzioso killer indoor“) .

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Ad arricchire questa nuova sezione dell’Almanacco di Ecofuturo una soluzione tutta made in Italy, fondamentale per fare la radiografia dei contaminanti presenti all’interno delle nostre pareti domestiche. Si tratta di una nuova portentosa centralina messa a punto dalla Nuvap, azienda presente all’interno del Polo Tecnologico pisano di Navacchio e di cui riportiamo di seguito la parte estrapolata proprio dall’Almanacco.

Ad oggi l’inquinamento indoor è una delle tematiche più complesse nel campo della salute pubblica. Recenti ricerche condotte dall’EPA(Enviromental Protection Agency ) hanno stimato una concentrazione di sostanze nocive negli ambienti confinati 5 volte superiore rispetto agli ambienti esterni, ed una durata di esposizione delle persone agli agenti inquinanti sino a 50 volte superiore. Gli individui, infatti, tendono a trascrorrere in media il 90% del proprio tempo all’interno di ambienti chiusi (casa, ufficio, scuola, negozi, ospedali) e, nel caso di categorie più deboli come bambini ed aziani, le percentuali aumentano significativamente.  L’insalubrità degli ambienti impatta di riflesso sulla salute: aumenta considerevolmente  il rischio di ammalarsi e si aggravano i sintomi legati alle malattie respiratorie, cardiovascolari, neurodegenerative, oltre che tumorali.

Il grado di rischio a cui sono sottoposte non dipende tanto da un’esposizione estemporanea ad alti livelli di inquinamento, quanto ad una continua  e prolungata esposizione nel tempo a livelli bassi di sostanze nocive.

I composti  chimici, organici ed inorganici, presenti secondo diverse concentrazioni negli ambienti indoor, provengono da fonti disparate e possono riguardare: le caratteristiche costruttive degli edifici, il numero di persone e le attività da esse svolte in un ambiente(l’utilizzo di detergenti  e antisettici per la casa, detersivi,..), la presenza di animali, nonché le sorgenti inquinanti di provenienza esterna dovuti, ad esempio, ad una mancata manutenzione dei condotti di areazione.

Fonte: il Ministero della Salute

In primis, sono dunque le attività comportamentali degli individui ad inficiare sull’insalubrità degli ambienti confinati, tanto che la Società Scientifica di Medicina Ambientale (SIMA) ha di fatto presentato delle semplici misure preventive volte a modificare quegli atteggiamenti quotidiani che hanno un impatto negativo sulla salute. Tre le raccomandazioni sono presenti:

  • l’areazione dei locali
  • la manutenzione periodica dei condizionatori
  • la riduzione dell’ abuso di prodotti per la pulizia
  • la sostituzione dei filtri per evitare la coltura di muffe
  • la riduzione e/o eliminazione di tutto ciò che è ricettacolo di polvere
  • l’evitare di fumare in ambienti chiusi

La regolamentazione dell’inquinamento indoor in Italia

La questione dell’inquinamento indoor ha prodotto degli effetti a livello economico-sociale ed industriale tanto che, esiste una regolamentazione specifica definita a livello regionale per alcuni inquinanti tra cui radon, elettromagnetismo, radioattività, rumore e formaldeide. Nei restanti casi, non esistendo una specifica regolamentazione legislativa, enti e istituzioni stanno incoraggiando uno sviluppo sostenibile riferendosi a normative di altri Paesi o ad altri standard e pubblicando linee guida su temi specifici tramite l’azione congiunta degli esperti di ISS, Ministero della Salute, MIUR, Regioni, ISPRA e CNR.  In ambito aziendale l’ INAIL, in collaborazione con l’OMS e l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute del lavoro, ha promosso iniziative su base volontaria per migliorare la qualità ambientale e ridurre i rischi di contrarre malattie nei luoghi di lavoro, premiando le aziende con le riduzioni delle tariffe INAIL.

Questo per incoraggiare ulteriormetne le aziende, già tenute ad adempiere agli obblighi per la valutazione dei rischi in ambienti di lavoro  secondo il Decreto Legislativo 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro).

La tecnologia IOT al servizio della salute delle persone

Per eliminare l’esposizione agli agenti inquinanti è necessario, in primis, determinarne la fenomenologia, spesso causata dalle azioni comportamentali delle persone, in questo modo potranno essere attuate delle azioni preventive o correttive volte a garantire la salubrità ambientale.

Questo è possibile qualora si utilizzino sistemi di monitoraggio che investighino a fondo sull’entità e sulla frequenza con cui gli inquinanti si manifestano nel lungo periodo fornendo misure  il più possibile prossime al valore reale, in modo da ridurre la probabilità di errore.

Unici sistemi in grado di monitorare in maniera continua e prolungata sino a 26 parametri ambientali 24h/24, tra cui molti inquinanti, è la serie ProSystem Nx offerta dall’azienda Nuvap srl, disegnata e prodotta in Italia.  

Si tratta di una gamma di dispositivi multisensori collegati ad una Piattaforma in grado di produrre report, dashboard e notifiche sui dati rilevati, oltre che consentire, attraverso API, l’esportazione dei dati in sistemi di facility management, business intelligent o building management.

In qualunque momento è possibile consultare tramite app i grafici di ciascun parametro per giorno, settimana o mese. Inoltre, è fornito quotidianamente un Indice della qualità complessiva dell’ambiente monitorato, basato su un algoritmo che attribuisce un’importanza diversa in base alla pericolosità degli inquinanti osservati.

La tecnologia proprietaria ed i brevetti internazionali hanno dato modo all’azienda di ampliare nel breve periodo la propria offerta commerciale. Oltre alle soluzioni di monitoraggio continuo, Nuvap mette a disposizione dei professionisti del settore un dispositivo multisensore per l’erogazione dei servizi di analisi ambientale di breve durata. Rispetto alle altre soluzioni, il dispositivo non richiede alcuna configurazione ed è dotato di una connettività bluetooth (invece che wifi), che permette di inviare direttamente i dati dal dispositivo al portale, ottenendo  l’erogazione immediata di report che descrivano il grado di salubrità ambientale.

Per approfondire: Sito Nuvap

Scarica l’Almanacco di Ecofuturo con il C apitolo 2 “Vivere e abitare” – Sezione 10 “L’inquinamento è dentro casa” interamente dedicato a questa ecotecnologia

La redazione di Ecquologia

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