Il fotovoltaico europeo rialza la testa: Italia dove sei?

Dopo alcuni anni di relativa stagnazione il fotovoltaico dell’Unione Europea rialza la testa, riprendendo slancio con 16,7 GW installati nell’ultimo anno, con la Spagna a fare da traino e che da sola ha contribuito con una nuova capacità di ben 4,7 GW, mentre la nobile decaduta Italia cerca ancora risposte per ritrovare la sua identità. E’ proprio di questi giorni infatti l’appello del Presidente di Italia Solare, Rocco Viscontini al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (vedi post “…Appello a Conte: il tempo del fotovoltaico è ora“.

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Dopo anni di assestamento, per non parlare addirittura di stagnazione, il comparto del solare europeo torna a crescere in maniera significativa, evidenziando trend che non si vedevano dagli anni d’oro del boom come il 2010. A confermarlo è il primo Outlook del mercato solare UE, pubblicato in questi giorni da SolarPower Europe. Si tratta di un documento che, anticipando la fine del 2019, ne prefigura il dato a consuntivo 2019, con l’Unione Europea che negli ultimi 12 mesi ha installato 16,7 GW di impianti, facendo registrare un incremento di ben il 104% rispetto agli 8,2 GW di nuova capacità del 2018. Si tratta del valore più alto raggiunto negli ultimi 10 anni includendo quindi gli anni del boom fotovoltaico dal 2010 al 2013, come ben evidenziato nel grafico seguente:

Fonte: Outlook SolarPower Europe

Si tratta davvero di un nuovo autentico boom per un comparto che negli ultimi anni sembrava ormai aver perso il proprio ruolo cardine tra le rinnovabili verso la transizione energetica con la sua spinta propulsiva. Il fotovoltaico europeo era infatti esploso intorno al 2005, in anticipo rispetto ad altri mercati mondiali, sotto la spinta di meccanismi incentivanti nazionali molto importanti, ma la rimodulazione delle tariffe, le nuove norme di settore e l’uscita dagli storici schemi di Feed-in-Tariff e Feed-in-Premium, tra i quali si configurano anche le 5 versioni del Conto Energia italiano, avevano determinato un periodo di incertezza, frenando gli investimenti. Un’incertezza che in alcuni paesi come l’Italia però, continua a permanere, con il nostro paese che, ancora in fortissima stagnazione nel 2019 rispetto al 2018, si colloca solo al settimo posto a livello europeo con un incremento di appena 113 MW, dopo essere stato paese trainante negli anni del boom, come ben illustra il grafico seguente sempre tratto dal nuovo rapporto SolarPower Europe.

 Fonte: Outlook SolarPower Europe

Ad illustrare cosa sia cambiato nei risvegliati scenari europei Aurélie Beauvais, Direttrice politica di SolarPower Europe, secondo la quale “Vi sono diverse ragioni per spiegare la crescita del solare in Europa, In primo luogo, questa crescente domanda può essere attribuita alla competitività in termini di costi del solare è spesso la fonte di generazione di energia più economica nonché alla scadenza per gli stati membri degli obiettivi nazionali vincolanti di energia rinnovabile 2020. I paesi dell’UE hanno anche iniziato a prepararsi ai target del nuovo pacchetto sull’energia pulita della Commissione, che fissa un obiettivo per le rinnovabili del 32% entro il 2030. Molti governi nazionali cercano sempre più energia solare a basso costo per raggiungere i propri obiettivi.

Come già detto, non tutti i Paesi sono cresciuti nello stesso modo con la Spagna che nel 2019 ha dimostrato d’essere il più grande mercato fotovoltaico europeo,grazie alle aste e ad una nuova normativa sull’autoconsumo, riuscendo ad installare da sola ben 4,7 GW di nuova capacità. A completare la top five dei principali mercati solari del 2019 figurano inoltre la Germania (4GW), Paesi Bassi (2,5GW), Francia (1,1GW) e Polonia (784MW), mentre l’Italia è relegata solo al settimo posto. 

Sull’uscita del nuovo documento anche il commento di Michael Schmela, Executive Advisor  dell’associazione che spiega come Siamo solo all’inizio di un lunga tendenza al rialzo per il fotovoltaico europeo. In termini di proiezioni a medio termine, prevediamo una crescita continua per il blocco con un aumento del 26 per cento nel 2020 portando la domanda a 21 GW e gli impianti prossimi a toccare quota 21,9 GW nel 2021. L’anno da record dovrebbe, però, essere il 2022, con un massimo storico atteso di 24,3 GW di installazioni, e di nuovo nel 2023 con 26,8 GW di nuova capacità”. 

Link per scaricare il nuovo Outlook SolarPower Europe

Sauro Secci

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