Fridays for Future: una delegazione di ragazzi ad Ecofuturo Festival 2019

Una presenza ed uno spazio significativo ad Ecofuturo Festival 2019, in programma presso il Fenice Green Energy Park di Padova dal 25 al 29 giugno prossimi, sarà quello di una delegazione di ragazzi di Fridays for Future, che potranno usufruire dell’Ostello della sede del Festival e che parteciperanno fattivamente alle diverse sessioni di un evento basato sulle soluzioni ecotecnologiche di contrasto ai cambiamenti climatici e che vede proprio in una svolta dei comportamenti individuali e nella consapevolezza delle nuove generazioni, un aspetto fondamentale ed imprescindibile per proseguire il cammino. 

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Una presenza davvero significativa quella dei ragazzi di Fridays for future che fa seguito alle manifestazioni svoltesi in Italia ed anche alla recente manifestazione di venerdì 24 maggio, che ha visto un centinaio di ragazze e ragazzi di Fridays for Future che si è letteralmente accampata con una ventina di tende, sacchi a pelo, striscioni e bandiere, nella sede del parlamento europeo di Bruxelles, in contemporanea con lo sciopero globale che ha visto la mobilitazione di milioni di giovani in tutto il mondo e con le elezioni Europee di quello stesso fine settimana, nella consapevolezza che questo è l’ultimo Parlamento dell’Unione Europea che potrà condurci al di sotto di 1,5°C di riscaldamento.

Della delegazione di Fridays for Future, saranno Bruno Marques e il 14enne David Wicker, che daranno il loro contributo alla sessione di apertura del festival “La Terra salvata dalla terra“di martedì 25 giugno prossimo. Sono inoltre invitati le ragazze ed i ragazzi di Fridays for Future di Padova e attivisti di tutta Italia. Proprio David Wicker ha spiegato la scelta dell’occupazione della sede del Parlamento Europeo, sostenendo che “La scelta di occupare la sede della massima istituzione dell’Unione Europea è stata presa allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che quello di prossima elezione sarà l’ultimo Parlamento che avrà la possibilità di imboccare una strada che può permetterci di tenere il riscaldamento globale al di sotto di un grado e mezzo”.

Dalle parole di David Wicker, ripercorriamo alcuni passaggi fondamentali del movimento nel nostro paese.

L’ “Onda Verde” di Greta si è estesa in Italia verso la fine del 2018, quando alcuni attivisti sono scesi in alcune piazze italiane, accompagnati solamente dal proprio cartello.

Nel mese di Gennaio 2019 la rete di attivisti “fridays for future” italiani cominciava a prendere forma. Ci siamo ritrovati sui social e ci siamo connessi tramite gruppi facebook e whatsapp. Man mano che il tempo passava, nuovi piccoli gruppi nascevano in altre città in tutta italia. 

Tutta quanta la nostra energia confluì nel 15 Marzo, il primissimo sciopero di scala globale. In oltre 2300 città in oltre 135 nazioni in tutti i continenti, oltre 1,9 MILIONI di persone hanno partecipato allo sciopero globale contro l’inattività politica rispetto all’emergenza climatica.

E’ stato un avvenimento storico, e solamente l’inizio del nostro movimento. Due mesi dopo, avvenne il 24 maggio, il secondo sciopero globale contro i cambiamenti climatici. In tale occasione, oltre 1,6 milioni di persone hanno occupato le piazze di tutto il mondo, per la seconda volta.

Subito dopo il 24 maggio, circa 60 attivisti (tra cui io) da diversi paesi, per oltre la metà minorenni, hanno viaggiato fino a Bruxelles. il 25 Maggio abbiamo occupato suolo del Parlamento Europeo per oltre 25 ore consecutive. 

Anche questo è stato un avvenimento storico. Infatti, non è mai successo nella storia dell’Europa che il suolo del Parlamento venga occupato durante la notte.
Il fatto che la primissima volta che questo sia successo, sia avvenuto in nome dell’Emergenza Climatica, è molto importante.

Ma perché lo abbiamo fatto? Lo abbiamo fatto perché era la nostra ultima possibilità di far sentire la nostra voce, la voce della gioventù, prima delle elezioni europee, le ultime elezioni europee che potrebbero mantenere i livelli di surriscaldamento globale medio sotto i +1.5°C rispetto alla media degli ultimi 800.000 anni.

In tutto il mondo i diversi gruppi Fridays for future continuano gli scioperi del venerdì e cominciano a prepararsi per il prossimo sciopero globale, che avverrà tra il 20 e il 27 settembre. Il movimento ha attratto un attenzione mediatica straordinaria e continua a fare pressione sui governi del mondo, purché azioni drastiche e immediate vengano attuate in questa situazione di emergenza.

Siamo in un emergenza climatica, pochi ancora ne sono consapevoli. Ci stiamo muovendo a livello globale affinché le istituzioni di tutto il mondo riconoscano l’emergenza in cui ci ritroviamo, e che agiscano di conseguenza.

Il nostro obiettivo è quello di aumentare consapevolezza riguardo all’emergenza in cui ci ritroviamo, ma anche quello di fare pressioni sui governi affinché agiscano drasticamente. Abbiamo infatti bisogno di un cambiamento drastico nella nostra società, per rimanere sotto i +1.5°C.Ma perché puntiamo ai 1.5°C e non ai 2.0°C? Che differenza c’è? Quando supereremo i 1.5°C, cicli viziosi irreversibili cominceranno ad entrare in atto e a portare il problema fuori dalla portata dell’uomo. Secondo l’IPCC, al superamento di tale soglia, le conseguenze saranno catastrofiche.[David Wicker]

A questo link un breve video che documenta alcuni momenti del sit-in della delegazione di ragazzi di Friday for Future davanti alla sede del Parlamento Europe di Bruxelles.

Scarica qui il programma di Ecofuturo Festival 2019 

A QUESTO LINK LA REGISTRAZIONE PER DORMIRE GRATUITAMENTE NELL’OSTELLO DEL PARCO FENICE: Ospitalità ad EcoFuturo 2019 per attivisti FridaysforFuture

La Redazione di Ecquologia

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