Ecomondo – Key Energy 2014: gli eventi organizzati dal coordinamento FREE

Anche quest’anno, una sempre più variegata e composita edizione di Ecomondo, ha visto nella parte Key Energy, quella dedicata al mondo delle energie pulite, dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile, il Coordinamento FREE, che riesce a mettere insieme un grandissimo numero di associazioni impegnate nella promozione dell’intero settore, organizzatore di un bel numero di eventi. 


Siamo partiti con tre conferenze tematiche che hanno approfondito settori strategici fondamentali per il “Cambio di modello energetico e rivoluzione distribuita”, tutte coordinate dal Presidente ATER Massimo Venturelli.

Si è iniziato la mattina di giovedì 6 novembre, con una conferenza dell’Ingegner Rolando Roberto sul tema “Sistemi di accumulo per il rilancio delle rinnovabili”, che ha comparato le tecnologie disponibili, le tendenze evolutive del settore, con un interessante escursus, sui diversi approcci applicativi.

Nel pomeriggio di giovedì 6 è stata poi la volta del Coordinatore operativo FREE, Alessandro Visalli, che ha fatto una accuratissima analisi su due ambiti distinti, uno relativo alla nuova e strategica opportunità per il futuro delle energie rinnovabili, fornita dai SEU (Sistemi Efficienti di Utenza), ed un altro sui contenuti del controverso Decreto Competitività (DL 91/2014), contenente le norme “Spalmaincentivi”, che ha effettuato una complessa ed articolata rimodulazione delle incentivazioni fotovoltaiche effettuate attraverso i “Conto Energia” negli ultimi 8 anni.

Gli eventi FREE sono proseguiti poi la mattina di Venerdì 7 novembre, con la terza conferenza tematica, dal titolo “Geotermia e nuove tecnologie per il futuro sostenibile”, tenuta dal Vice Presidente GIGA Fabio Roggiolani, nel quale sono state illustrate le enormi opportunità che innovazioni tecnologiche importanti per la geotermia a media e bassa entalpia, la cosiddetta “Geotermia 2.0”, dopo anni che questa “rinnovabile” è stata e continua ad essere decisamente “border line”; con gli impianti esistenti ad alta entalpia.

Nell’occasione, Roggiolani ha presentato il “Libro Bianco” su “Le nuove tecnologie che cambiano il mondo”, scaturito da Ecofuturo 2014, organizzato da Jacopo Fo presso la struttura della Libera Università di Alcatraz, e presentato recentemente anche in occasione del Sondrio Festival. Una presentazione che oltre ad illustare le nuove tecnologie per la geotermia 2.0, ha illustrato altre rivoluzionarie tecnologie, che vanno dalla depurazione delle acque e del trattamento dei fanghi, allo sfangamento sostenibile di bacini, coste ed aree portuali, al tecnologie ad alta efficienza energetica.

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Logica conclusione, dopo i diversi approfondimenti tematici, è stata quella del grande convegno del pomeriggio di venerdì 7 “Il 2030 – una sfida da vincere”coordinato dal Presidente del Coordinamento FREE, Gianni Silvestrini, con relatori fondamentali del panorama nazionale come il Vice ministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, Nando Pasquali (Gse), Francesco Ferrante (Kyoto Club), Francesco la Camera (Ministero dell’Ambiente), Federico Testa (Enea), Luigi De Francisci (Terna), Andrea Bianchi (Confindustria) e Alessandro Bianchi (Nomisma Energia). Tra gli interventi più attesi, anche per gli sviluppi legati al futuro degli incentivi per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, proprio il ViceMinistro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti.

Nell’occasione, De Vincenti, ha tranquillizzato gli operatori, sostenendo che si sta lavorando a una ridefinizione del tetto dei 5,8 miliardi, con un provvedimento tampone”. Proseguendo, De Vincenti, ha confermato la grande esigenza di accompagnare le rinnovabili alla grid parity, ai fini del consolidamento delle filiere che si stanno formando in Italia. Parole di rassicurazione, quelle di De Vincenti, per operatori sempre più assillati dalla preoccupazione che il tetto massimo di spesa per gli incentivi venga raggiunto prima che si liberino altre risorse nel corso del 2015 o che vengano prese altre misure, una eventualità quest’ultima, potenzialmente disastrosa per il mondo delle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche. Ad oggi mancano infatti meno di 400 milioni di euro al raggiungimento del tetto massimo di spesa per gli incentivi alle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, con il contatore a quota 5,403 miliardi.

Sulla base dell’art. 3 del D.M. 6/7/2012, il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” non potrà superare i 5,8 miliardi di euro annui, anche se, dal 2015, si libereranno altre risorse, derivanti da quelle assegnate a impianti che usciranno dal periodo in cui sono incentivati. I circa 5,403 miliardi di cui si parla, sono la stima dell’onere annuo potenziale (già impegnato anche se non ancora interamente sostenuto) degli incentivi riconosciuti agli impianti a fonti rinnovabili non fotovoltaiche in attuazione dei vari provvedimenti di incentivazione statali che si sono succeduti negli anni. Che risorse che si potranno liberare nel corso del 2015, non sono ancora ufficialmente quantificato, anche se si parlerebbe di qualche centinaia di milioni di euro. Il timore più grande fino ad oggi, era costituito dal fatto che il tetto dei 5,8 miliardi (complice anche lo scatto in avanti che si verifica con il passaggio da un anno all’altro per il ricalcolo dei costi in base al PUN dell’anno precedente) venisse raggiunto prima che le risorse impegnate inizino a liberarsi.

Al riguardo proprio di questo timore, il viceministro De Vincenti ha parlato di un provvedimento a cui il ministero sta lavorando al fine di impedire che le rinnovabili elettriche si trovino orfane degli incentivi da un giorno all’altro. Una serie di approfondimenti importanti, quelli realizzati dal Coordinamento FREE nel corso della kermesse riminese, su temi fondamentali per portare avanti e completare la rivoluzione energetica in atto, con la definitiva apertura ai cosiddetti “prosumer” (produttori e consumatori nello stesso tempo), del mercato dell’energia.

Sauro Secci

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