Auto diesel: messe al bando dal 2025 in quattro metropoli

Quello che ci si aspetta ogni anno in occasione delle Conferenze sul clima e sull’ambiente, le cosiddette COP e che viene solo vagamente accennato, sta cercando di farsi strada all’interno di alcune municipalità di grandi metropoli del mondo.

E’ di questi giorni la notizia che quattro grandi città del mondo, come Parigi, Madrid, Atene e Città del Messico, alle prese con la sempre più oppressiva problematica dell’inquinamento atmosferico, hanno annunciato oggi, piani municipali per la messa al bando delle auto diesel.

L’impegno dei sindaci delle quattro metropoli di vietare la circolazione di auto e furgoni diesel nelle loro strade entro il 2025 è stata annunciata nel corso del C40 Conference of mayors (link sito), svoltasi nella capitale messicana dal 30 novembre al 2 dicembre scorso. Si tratta di una decisione presa per “migliorare la qualità dell’aria dei cittadini” e per la quale i quattro sindaci promettono di “fare tutto quanto in loro potere per sostenere l’uso delle auto elettriche, ibride o a idrogeno”. Nello specifico, la prima cittadina di Parigi Anne Hidalgo, va anche oltre, visto che nella sua città i mezzi inquinanti saranno off limits addirittura dal 2020. Un nuovo piano del traffico quello della capitale francese, che ha già preso il via a settembre 2015, con lo stop alla circolazione di camion e pullman più vecchi del 2001. Il divieto si è poi esteso ai mezzi più inquinati a partire dal primo luglio 2016 e attraverso una progressione temporale sarà esteso a tutto il parco auto, prevedendo multe tra i 35 e i 45 euro per i trasgressori.

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Dal palco del C40, la Sindaca di Parigi Hidalgo ha precisato che “I sindaci si sono già alzati in piedi in passato per dire che il cambiamento climatico è una delle più grandi sfide che abbiamo di fronte. Oggi, dobbiamo rialzarci in piedi per dire che non tollereremo più inquinamento atmosferico, problemi di salute e le morti che provoca, in particolare nei nostri cittadini più vulnerabili“.
Un vertice, quello svoltosi nella città messicana, che riunisce oggi ben 90 grandi città del mondo, tra le quali, Rio, Caracas, New York, Dakar, Addis Abeba, Seoul, Pechino e Shanghai, e che ha fatto della lotta al cambiamento climatico ed all’inquinamento la sua priorità.
Nonostante che siano ad oggi solo quattro le municipalità ad aver iniziato un percorso deciso per porre fine alla circolazioni dei mezzi inquinanti, l’intero consesso del C40 ha lanciato in contemporanea una petizione on line “Car Companies: Time to End Diesel” (link petizione on line) per chiedere alle case produttrici di sostenere questo sforzo di decarbonizzazione urbana.

Secondo lo studio presentato ieri al vertice messicano e intitolato “Deadline 2020” scaricabile in calce al post, un terzo delle emissioni è legato direttamente alle città (infrastrutture, urbanistica, trasporti, ecc). Una fotografia, quella tracciata dallo studio, dove se le metropoli dovessero continuare a crescere, come è inevitabile che sia, i gas serra rilasciati in esse porterebbe il Pianeta direttamente oltre la soglia dei 2° C di aumento della temperatura nei prossimi cinque anni.
Secondo le stime del C40, Per far fronte a questa sfida le città avranno bisogno di una cifra intorno ai 375 miliardi di dollari.

Sauro Secci

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