Rinnovabili: lettera aperta alla Regione Toscana

Rinnovabili: dal mondo ambientalista della Toscana arriva una lettera aperta per spronare la Regione al confronto per una rapida accelerazione nelle politiche energetiche e ambientali.

Cara assessora Monni,
Le scriviamo perché crediamo che non ci sia più tempo e sia necessario muoverci con più forza, più sinergia, più visione di quanto noi tutti, politica, istituzioni, movimenti, associazioni, abbiamo mai fatto fino ad oggi.

La Toscana deve installare 700 MW abbondanti di fotovoltaico ed eolico all’anno, per ciascuno dei prossimi sei anni. 2 MW ogni giorno. Ogni due giorni, l’equivalente di una pala eolica delle dimensioni di quelle del parco di Villore nel Mugello, per capirsi.

Deve farlo secondo la tabella di marcia del ministro Fratin, che è già stata considerata insufficiente rispetto alle ambizioni del Fit for 55 europeo, che a sua volta ormai la scienza considera insufficiente rispetto alla rapidità devastante con cui avanza il cambiamento del clima.

Eppure già questa più che insufficiente tabella di marcia prevede sostanzialmente per la Toscana di decuplicare il ritmo di installazione di rinnovabili che abbiamo tenuto negli ultimi anni, che è stato inferiore ai 100 MW/anno.

Sappiamo che molti territori esprimono rifiuto e pregiudizio verso eolico e fotovoltaico: dobbiamo costruire insieme le condizioni, anche l’informazione, perché questo rifiuto sia superato.

Dobbiamo far partire di slancio le comunità energetiche, che rappresentano una potenziale rivoluzione culturale, democratica ed economica, in grado anche di contribuire a far superare le diffidenze.

Dobbiamo affrontare il gigantesco lavoro di messa in efficienza energetica del patrimonio edilizio per rispettare le direttive europee, con una grandissima attenzione alle tasche dei cittadini, che verranno terrorizzati da chi rema contro paventando salassi rovinosi.

Dobbiamo cambiare il nostro modello di mobilità verso il trasporto collettivo e la mobilità dolce e transitare alla mobilità elettrica.

Dobbiamo lavorare davvero sull’economia circolare, sulla prospettiva rifiuti zero.

Dobbiamo ripristinare i nostri ecosistemi applicando la meravigliosa direttiva europea sul ripristino della Natura, ponendo la difesa e l’incremento della biodiversità come obiettivo trasversale e non negoziabile di ogni politica pubblica.

Dobbiamo ridiscutere in quest’ottica le politiche infrastrutturali, urbanistiche, turistiche, trasportistiche e aeroportuali, conservare meglio e incrementare il verde urbano, difendere ecosistemi fragili o in degrado come le Alpi Apuane e molti altri.

Potremmo continuare per molto.

Nessuno può pensare di fare tutto questo da solo. Né le istituzioni e i loro tecnici chiusi nelle loro stanze, né associazioni e movimenti, magari ognuno per proprio conto. Dobbiamo tutti fare un salto di qualità, lo dobbiamo alla nostra regione e al nostro comune futuro planetario.

Per questo Le chiediamo: incontriamoci. Vediamoci e costruiamo un luogo, una consulta permanente, strutturale, di contatto tra le istituzioni e le associazioni che si battono per la transizione ecologica e solidale. Facciamolo, il prima possibile.

I firmatari

Mauro Romanelli – Ecolobby 
Fausto Ferruzza – Legambiente Toscana
Ugo Bardi – Energiaperlitalia 
Fabio Roggiolani – Ecofuturo
Maurizio Lunghi – Pro Cer 
Stephanie Brancaforte – Rinascimento Green
Lisa Brugnetti – Extinction Rebellion 
Grazia Galli – Progetto Firenze
Guido Scoccianti – Wwf
Tiziano Carducci – Fiab Firenze Ciclabile
Lorenzo Ci – Transistor
Zoe Tartaro – Fridays for Future

Leggi anche: Il paesaggio non ha bisogno di essere salvato dalle rinnovabili, ma dalla crisi climatica

https://ecquologia.com/pfas-in-toscana-i-comitati-scrivono-alla-regione/

Redazione

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