Un territorio climatico inesplorato

Clima caldo, un articolo di Andrea Degl’Innocenti

Ogni giorno ormai, si battono i record negativi degli aumenti di temperatura dovuti ai cambiamenti climatici

Di limiti del Pianeta si parla da circa 50 anni. Di recente ci sono segnali allarmanti sul loro superamento. Ogni aggiornamento dello studio sui limiti planetari del Centro studi sulla Resilienza di Stoccolma dice che i processi (dal crollo della biodiversità, ai cicli di fosforo e azoto, all’inquinamento da sostanze chimiche, al clima) sono fuori controllo e la nostra forbice di intervento si riduce.

Il clima negli ultimi mesi ha dato segnali di un’instabilità senza precedenti

Il 4 luglio è stato il giorno più caldo mai registrato sul Pianeta infrangendo il record risalente al giorno prima. 3 e 4 luglio, infatti, sono i primi due giorni della storia in cui la temperatura media del Pianeta misurata a 2 metri di altezza ha superato la soglia dei 17 °C. Giugno è stato di gran lunga il mese più caldo mai registrato al mondo e il ritorno del Niño, la corrente calda del Pacifico, fa presagire che i prossimi cinque anni saranno peggiori. In alcune zone della costa dell’Antartide, che sono in pieno inverno, le temperature sono sopra lo zero. Significa che il ghiaccio non si sta formando.

L’andamento delle correnti troposferiche (jet stream) è così anomalo da lasciare increduli tutti i climatologi che l’hanno paragonato a un dipinto di van Gogh. Come commenta su Twitter l’esperto di clima Nate Bear «Siamo in un territorio climatico inesplorato». Ho anche un po’ di buone notizie… Continua a leggere su L’Ecofuturo Magazine…

Redazione

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