sentenze

Rinnovabili: nuove importanti sentenze a favore

L’interesse pubblico a realizzare nuovi impianti green può prevalere rispetto a quello di tutela paesaggistica

Consiglio di Stato e Tar cominciano ad accorgersi che la transizione ecologica richiede alcuni strappi alle rigide prescrizioni delle sovrintendenze e del ministero della Cultura. Un esempio è la sentenza del 23 settembre scorso. Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso dell’amministrazione comunale di Tufara (Campobasso) e della società che ha presentato un progetto per un impianto eolico. “L’interesse pubblico alla tutela del patrimonio culturale non ha, nel caso concreto, il peso e l’urgenza per sacrificare interamente l’interesse ambientale indifferibile della transizione ecologica”. E quattro nuove pronunce del Tar di Lecce arricchiscono l’ormai consolidata giurisprudenza che tutela l’agrivoltaico da dinieghi autorizzativi ingiustificati. “Gli impianti agrivoltaici sono meritevoli di un trattamento peculiare rispetto ai classici impianti a terra. Anche alla luce delle misure programmatiche dettate dal Pnrr e dalle misure incentivanti introdotte dal legislatore statale”. Così scrivono i giudici amministrativi.

Nel primo caso la pubblicazione della sentenza, destinata a fare giurisprudenza e considerata particolarmente innovativa, ha annullato le prescrizioni di tutela indiretta che erano state disposte dalla sovrintendenza.

“La primarietà di valori come la tutela del patrimonio culturale o dell’ambiente implica che gli stessi non possono essere interamente sacrificati al cospetto di altri interessi (ancorché costituzionalmente tutelati). E che di essi si tenga necessariamente conto nei complessi processi decisionali pubblici, ma non ne legittima una concezione ‘totalizzante’ come fossero posti alla sommità di un ordine gerarchico assoluto. L’interesse pubblico alla tutela del patrimonio culturale non ha, nel caso concreto, il peso e l’urgenza per sacrificare interamente l’interesse ambientale indifferibile della transizione ecologica. La quale comporta la trasformazione del sistema produttivo in un modello più sostenibile che renda meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia, la produzione industriale e, in generale, lo stile di vita delle persone”. Questo il giudizio di Palazzo Spada.

Nel caso degli impianti agrivoltaici, il Tar Lecce ha accolto i ricorsi promossi da diversi operatori del settore delle rinnovabili. Annullando i provvedimenti di diniego al rilascio del Paur (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) adottati dalla Provincia di Brindisi.

Il giudice, in particolare, ha definitivamente superato ogni incertezza in ordine alla differenza tra impianti agrivoltaici e impianti fotovoltaici tradizionali. Su un piano generale, inoltre, il Tar ha rilevato come gli impianti agrivoltaici siano meritevoli di un trattamento peculiare rispetto ai classici impianti a terra.

In particolare è stato sottolineato l’obbligo per l’amministrazione di operare un attento bilanciamento tra “l’interesse alla conservazione della trama agraria di riferimento, e l’interesse all’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili. Di rilievo strategico, specie alla luce dell’attuale scenario internazionale, acuito dal conflitto bellico tuttora in corso tra la Federazione Russa e la Repubblica Ucraina. Il tutto tenuto conto, a tal fine, degli obiettivi declamati dalla stessa Regione nonché di quelli sostenuti dal legislatore eurounitario”. E “dovrà infine tenersi conto degli obiettivi dichiarati dal governo centrale con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)”.

Leggi anche Sgarbi si dimetta! Interrogazione in Senato

A fine luglio il Tar Lecce aveva accolto un altro ricorso contro un’autorizzazione negata a un progetto agrivoltaico da 110 MW. Ha stabilito che le amministrazioni nel valutare se concedere o meno le autorizzazioni non possono non considerare la particolarità di questa tipologia di impianti, concepita per convivere con l’attività agricola. E in aprile una pronuncia del Tar di Bari, annullando il diniego a un’autorizzazione, aveva sottolineato che l’agrivoltaico non può essere equiparato al normale fotovoltaico. E che non si possono applicare le stesse restrizioni previste per il normale fotovoltaico a terra.

Un’uguale decisione favorevole a un impianto eolico è stata presa dal Tar del Lazio. Si è richiamato al decreto Semplificazioni-bis dove è stata introdotta una significativa accelerata e una forte spinta alla semplificazione delle procedure in tema di energie rinnovabili. Nei procedimenti di autorizzazione di impianti produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, il Ministero della cultura si esprime nell’ambito della conferenza di servizi con parere obbligatorio non vincolante”.

Nonostante l’iniziale parere favorevole di tutte le amministrazioni e gli enti interessati, il parere negativo alla realizzazione del parco eolico da parte del Mic ha spinto la successiva conferenza di servizi a negare l’autorizzazione. Costringendo la società a impugnare lo stop davanti al Tar Lazio, che ha accolto il ricorso. Secondo i giudici amministrativi il parere negativo del Mic non avrebbe dovuto avere l’effetto di impedire l’adozione del provvedimento di autorizzazione. Perché l’amministrazione decidente non può adeguarsi in maniera acritica al parere negativo formulato dal Mic. Dovendo invece emettere un provvedimento conclusivo del procedimento che tenga conto di tutti gli interessi in concorso”.

Proprio perché Regioni ed enti locali spesso rappresentano un ostacolo allo sviluppo delle fonti rinnovabili, il governo Draghi ha fatto ricorso alle sue prerogative. Ha quindi dato giudizio positivo di compatibilità per vari progetti di rinnovabili bloccati nella contesa tra il ministero della Transizione ecologica e quella della Cultura. Solo in ottobre sono stati sbloccati 11 progetti per 398 MW complessivi. In settembre sono stati sbloccati 6 progetti per 326,75 MW. Il tutto va a sommarsi ai precedenti ok del governo. 6 progetti per 347 MW a dicembre, a 6 progetti per 418 MW a marzo. E 11 progetti per 452 MW a luglio.

Leggi anche Comunità energetiche: le Province chiedono di accelerare

Elettricità Futura ha rivolto ai governatori delle Regioni e ai sindaci dei Comuni un appello perché contribuiscano a risolvere l’emergenza energetica, autorizzando velocemente gli impianti.

Tra i meno impattanti risultano gli impianti agrivoltaici, cioè gli impianti fotovoltaici integrati nelle attività agricole. Hanno un enorme potenziale in Italia e offrono numerosi vantaggi, tra cui il minore consumo di suolo. Eppure in molte occasioni prevalgono ancora altre considerazioni.

Così la Regione Marche ha appena dato parere negativo alla realizzazione di un impianto agrivoltaico di 45 ettari, per una potenza di oltre 28 MW in un terreno agricolo nel Comune di Cartoceto. Secondo l’ufficio regionale per la Valutazione di impatto ambientale, “l’impianto si inserisce in un contesto a forte vocazione agricola di qualità e la sua realizzazione comporterebbe di fatto, nonostante un parziale mantenimento dell’attività agricola, uno stravolgimento dell’attuale vocazione con ripercussioni anche economiche”. Inoltre, sottolinea la Regione, “non è possibile escludere impatti negativi significativi sugli aspetti geomorfologici, idrogeologici e idraulici che rischiano di compromettere la sicurezza dell’impianto e soprattutto della popolazione. Sono da attendersi impatti negativi in termini di frammentazione del territorio e interruzione della connettività ecologica, con sottrazione effettiva di habitat”. Tra le motivazioni per il diniego si parla anche della “forte alterazione del paesaggio percepito”.

Il braccio di ferro continua. Ma l’accelerazione della crisi climatica e gli scenari drammatici legati alla guerra in Ucraina stanno spostando il baricentro verso il via libera alle rinnovabili. Un elemento centrale per una soluzione del problema energetico. Un’energia che costa meno ed è prodotta in Italia.

Link articolo originale di Goffredo Galeazzi Huffington Post

Redazione

Articoli correlati

0 0 votes
Article Rating
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments

[…] Rinnovabili: nuove importanti sentenze a favore […]