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Comunità energetiche: le Province chiedono di accelerare

L’UPI, Unione delle Province Italiane fa sentire la propria voce dichiarandosi pronta a fare propria la sfida energetica e la grande opportunità delle Comunità Energetiche Rinnovabili.

Il contributo delle Province italiane al disegno del Paese per i prossimi anni trova piena contezza nelle azioni da realizzare per fronteggiare l’emergenza energetica, che è al contempo emergenza ambientale ed economica. Con un carico insostenibile su famiglie, imprese e sistema paese”.

Si tratta di un ruolo, quello delle Comunità Rinnovabili, che attraversa la tutela e valorizzazione ambientale oltre alla pianificazione territoriale, strettamente connessa con l’attuale e stringente tema della nuova ricerca di sicurezza energetica.

“Il forte radicamento delle Province pone queste istituzioni tra le protagoniste nella costruzione delle CER. Un modello innovativo in cui i territori sono strategici per soddisfare il fabbisogno energetico. In autonomia, in modo condiviso e mediante il ricorso a fonti rinnovabili attraverso la realizzazione di un’infrastruttura intelligente, partecipata e diffusa”.

Affinché tutto quanto auspicato si possa concretizzare, è necessario un maggiore coinvolgimento delle provincie nella definizione delle politiche nazionali. L’associazione ha evidenziato tutta una serie di priorità in una lettera indirizzata alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Vi si chiede un incontro per avviare da subito una fase di confronto sulle questioni più urgenti.

Nel capitolo sull’emergenza energetica le CER costituiscono oggi un passaggio davvero cruciale. Con UPI che sottolinea come a livello nazionale le Comunità rinnovabili abbiano perso lo slancio iniziale. E oggi tale attività sia al di sotto di quella osservata in altri Paesi europei. La richiesta principale è quella di agire per aumentare l’efficienza degli impianti e il numero di attori coinvolti. Rendendo tali realtà sempre più presenti, attive e produttive nei territori. Fondamentale per questo valorizzare il ruolo delle Province come istituzioni di coordinamento e supporto per gli enti locali minori. Come i piccoli comuni che difficilmente potrebbero attivare procedure complesse e attirare importanti partenariati con investitori privati.

“Le Province possono essere, in questo contesto, strategiche. Utilizzando le coperture degli edifici pubblici di proprietà, soprattutto delle oltre 7.000 Scuole Secondarie Superiori, possono contribuire a raggiungere l’obiettivo del risparmio energetico. Promuovendo al contempo le buone pratiche di educazione civica tra gli studenti in termini di innovazione e di tutela dell’ambiente”.

Nel link, la piattaforma Le Proposte delle Province per la XIX Legislatura

La Redazione di Ecquologia – Leggi anche Comunità energetiche, CNA Veneto lancia cabina di regia

 

Redazione

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