Il Trilemma dell’Energia: Sicurezza, Sostenibilità e Competitività
Molecole multiple. La rete del gas sta evolvendo in direzione del trasporto di molecole differenti. Articolo di di Francesco Del Conte
Nella sfida della transizione energetica che l’Europa sta affrontando e con cui dovrà confrontarsi nei prossimi anni, le infrastrutture giocano un ruolo di primo piano per garantire da una parte la sicurezza energetica e perseguire l’obiettivo di una diversificazione delle fonti di approvvigionamento, per ovviare alla dipendenza di gas dalla Russia e, nel medio-lungo termine, per permettere di centrare i propri obiettivi di decarbonizzazione, da quelli previsti dal Fit for 55 al 2030 (-55% di emissioni di anidride carbonica rispetto al 1990) fino alle zero emissioni nette di anidride carbonica al 2050.
Al centro del dibattito politico, economico e sociale torna ad avere maggiore centralità il cosiddetto “trilemma dell’energia”, ovvero come garantire allo stesso tempo sicurezza, sostenibilità e competitività dei prezzi. In questo scenario le infrastrutture per il trasporto se, adattate alle caratteristiche di ogni singolo Paese, a seconda se c’è grande disponibilità di rinnovabili oppure se vengono realizzate dove c’è grande domanda di gas, possono essere perno essenziale per contribuire alla transizione energetica e agli obiettivi stringenti di decarbonizzazione.
L’Italia, per la sua posizione geografica e per la disponibilità di capacità tecniche e strutture adeguate può diventare leader europeo della transizione, perseguendo una logica di multi-molecolarità grazie a infrastrutture più flessibili, in grado di reggere flussi di entità variabile e consentire il trasporto di gas rinnovabili. La strategia dell’Ue sull’idrogeno, adottata nel 2020, ha proposto la creazione di un ecosistema europeo del gas verde, in linea con il Green Deal che fissa obiettivi ambiziosi per il raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2050. Il piano REPowerEU ha ulteriormente rafforzato il ruolo strategico dell’idrogeno non solo per la transizione energetica ma anche, in prospettiva, per ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas naturale russo.
Raggiungere i target del REPowerEU entro il 2030, con il sistema energetico europeo completamente decarbonizzato al 2050, è un obiettivo ambizioso che richiederà un rapido sviluppo delle capacità nazionali di produzione di idrogeno e biometano, delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio e delle importazioni di idrogeno anche attraverso una rete di trasporto paneuropea… Continua a leggere gratis l’articolo su L’ECOFUTURO MAGAZINE