eCitaro fuel cell della Mercedes-Benz.

Eurac Research: bus elettrici più performanti di quelli a idrogeno

L’elettrificazione del settore dei trasporti è uno dei principali fattori per la decarbonizzazione dell’intero sistema energetico e della mobilità. Le istituzioni pubbliche possono intervenire direttamente per ottenere una rapida riduzione delle emissioni di CO2 in questo settore, acquistando flotte di trasporto pubblico a zero emissioni. L’adozione di queste tecnologie comporta però diverse sfide da superare. Una delle domande che spesso ci si pone riguarda il consumo di energia o di idrogeno nelle condizioni reali e la loro sensibilità alle variazioni delle temperatura esterne.

In questo contesto, i ricercatori dell’Eurac Research Institute for Renewable Energy hanno analizzato e fornito un set di dati empirici concreti relativi ad autobus a zero emissioni utilizzati nelle Alpi italiane, combinandoli con la percezione dei conducenti grazie a un approccio interdisciplinare. L’analisi quantitativa fornisce nuovi spunti di riflessione sul confronto tra autobus elettrici e a idrogeno in termini di efficienza, consumo, sensibilità alla temperatura esterna, distanze percorse e costo per chilometro percorso. L’analisi qualitativa si concentra sull’accettazione sociale degli autisti della trasformazione “green” dei trasporti pubblici.

Lo studio condotto ha rivelato che i bus a idrogeno utilizzati da SASA nella Provincia di Bolzano hanno costi operativi 2,3 volte superiori rispetto ai mezzi a batteria gestiti dalla stessa azienda. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Energy Storage e riportati da Hydrogen Insight.

L’analisi si è basata sui dati raccolti durante l’attività operativa giornaliera di 16 bus a idrogeno e 5 bus elettrici a batteria tra gennaio 2021 e aprile 2022. L’analisi ha rivelato che il costo medio di esercizio di un bus a idrogeno è di 1,26 euro per chilometro percorso. Mentre per un bus elettrico a batteria è di 0,55 euro per chilometro. Ciò significa che i costi operativi dei bus a idrogeno sono 2,3 volte superiori rispetto a quelli dei mezzi elettrici a batteria per coprire la stessa distanza.

Il rapporto non specifica se l’elettricità utilizzata per caricare i bus elettrici sia interamente da fonti rinnovabili. Tuttavia nelle regioni montane circa il 90% della produzione di energia proviene da fonti idroelettriche.

Nonostante i costi operativi più elevati dei bus a idrogeno, il rapporto sottolinea che entrambe le tecnologie contribuiscono significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2 rispetto ai veicoli ibridi, ai motori a combustione interna e ai bus alimentati a gas naturale compresso.

Inoltre, l’efficienza dei bus a idrogeno è risultata essere mediamente 2,4 volte inferiore rispetto a quella dei bus elettrici a batteria. Ciò senza considerare la perdita di energia legata al processo di generazione dell’idrogeno tramite elettrolisi.

Aaron Estrada, primo autore dello studio

“Migliorare l’affidabilità dell’implementazione e la pianificazione dei percorsi è fondamentale per promuovere autobus a zero emissioni, ma sono disponibili pochissimi dati reali sulle prestazioni operative. Infatti, molti dei dati disponibili si basano su stime teoriche, considerando solo i dati ufficiali e i fattori di conversione. Il presente studio può contribuire a fornire una panoramica veritiero per i decisori politici verso la transizione delle flotte pubbliche a emissioni zero. Fornendo un supporto nel valutare se tale transizione possa essere possibile per il percorso individuato e quale tecnologia possa essere la più adatta”.

Jessica Balest, coautrice dello studio

“L’accettazione sociale degli automobilisti di fronte alle trasformazioni del settore dei trasporti verso sistemi più sostenibili è un fattore importante che chiarisce le opportunità di un’efficace diffusione di tecnologie innovative. Tuttavia, gli aspetti sociali e umani non vengono solitamente considerati. Lo studio presenta una visione socio-umanistica per comprendere la complessità del processo di implementazione, attualizzando in modo più dettagliato il concetto di accettazione, combinando elementi che gli studi precedenti trattavano separatamente”.

Wolfram Sparber, coautore dello studio e direttore dell’Istituto

Lo studio dimostra che entrambe le tecnologie – autobus a idrogeno ed elettrici a batteria – possono essere utilizzate con successo nelle operazioni quotidiane, consentendo una netta riduzione delle emissioni in loco. I dati raccolti mostrano un’elevata efficienza degli autobus elettrici a batteria. Ciò comporta, da un lato, una maggiore sensibilità alla temperatura nelle applicazioni stagionali rispetto agli autobus a idrogeno, ma dall’altro, un costo per chilometro percorso notevolmente inferiore rispetto agli autobus a idrogeno (se si utilizzano i dati pubblici sul costo dell’idrogeno e dell’energia)”.

Lo studio è stato sviluppato nell’ambito del progetto LIFEalps, un progetto finanziato dall’UE nell’ambito del programma LIFE IP della Commissione europea.

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Energy Storage e può essere scaricato al seguente link

Fonti per l’articolo: Eurac ResearchScienceDirectHydroNews

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Redazione

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