Lorenzo Maggioni

La disinformazione dei NO-Biogas

La disinformazione dei NO-Biogas. Articolo di Lorenzo Maggioni, Agronomo, PhD, esperto biogas e biometano

Ci risiamo! Negli ultimi 2 anni, quando il prezzo del gas naturale ha toccato i 300 euro/MWh ed il biometano, ottenuto da sottoprodotti agricoli e da FORSU, era visto come possibile soluzione virtuosa i detrattori di questo settore erano scomparsi dalla circolazione. (vd. il piano europeo REPOWEREU che prevede di aumentare la produzione dei biometano dagli attuali 3,5 a 35 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2030)

Ora, riferendomi in particolare al video da poco pubblicato dalla rivista l’Internazionale, i “No biogas e No-biometano” tornano alla carica con il solito approccio. Zero evidenze scientifiche e tante parole finalizzate solamente a provocare, quantomeno, ansie e timori nel lettore e nell’ascoltatore. I peggiori (per fortuna in questo video non si arriva a tanto) creano addirittura allarme sociale accostando al biogas il rischio tumore (curioso che il Centro di Ricerca dei Tumori di Candiolo usi il calore generato da un impianto biogas agricolo distante 3 km) e botulino (mai registrato un solo caso negli ultimi 15 anni in tutta Europa, come riportato dall’Istituto Superiore della Sanità).

Nel breve testo che accompagna il video si riporta che “La mancanza di una legislazione chiara, infatti, ha favorito la nascita di grandi aree di monocolture agricole che servono solo a produrre energia e hanno un impatto negativo sui territori”.

Peccato che i dati ISTAT dimostrino il contrario. Nel decennio 2010-2020 le superfici agricole coltivate a mais sono scese dal 26,7% al 20,1%. E che l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) dichiari chiaramente che grazie alla digestione anaerobica si possano ridurre le emissioni del settore primario.

Nel filmato pubblicato sul sito dell’Internazionale, intervistando un paio di agricoltori, vogliono farci credere che il settore agricolo e, in particolare, quello dell’agricoltura biologica è avverso al biogas?!

In realtà le pubblicazioni scientifiche a favore del biogas e biometano sono numerosissime…

Ne riporto un paio.

Il primo della AArhus University, pubblicato sulla rivista scientifica Renewable Agriculture and Food Science e dal titolo “Biogas in organic agriculture (n.d.r.: la nostra agricoltura biologica) – effects on productivity, energy self-sufficiency and greenhouse gas emissions”, dimostra come grazie ad un impianto di digestione anaerobica possono essere evitate dal 35 al 85% delle emissioni di una azienda agricola biologica.

Il secondo, dell’Istituto di Ricerca sull’Agricoltura Biodinamica di Jarna (Svezia), è relativo ad uno studio in campo della durata di sette anni. Testimonia come grazie al biogas si possano limitare gli impatti negativi sull’ambiente del settore primario e si possa aumentare la fertilità dei suoli agricoli.

Ad ulteriore dimostrazione che il biogas e l’agricoltura biologica vanno assolutamente d’accordo, l’Istituto di Ricerca Svizzero sull’Agricoltura Biologica ha pubblicato un “Biogas Handook for Organic Farmers”. Da ricordare, inoltre, che nel 2017 la Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica, ha trovato un accordo con il CIB – Consorzio Italiano Biogas per l’impiego di digestato da biogas in agricoltura biologica.

Senza dover far ricorso a pubblicazioni scientifiche, basterebbe poi leggere il bel libro “La Terra che salva la Terra”, che raccoglie tante riflessioni sul possibile ruolo che l’agricoltura può giocare, attraverso tecnologie innovative e pratiche consapevoli, nel frenare il cambiamento climatico e creare sostenibilità, riportando biodiversità e fertilità nel suolo, riducendo l’inquinamento e il consumo di acqua, creando salute e producendo energia rinnovabile

Nel filmato pubblicato da L’Internazionale nessun cenno neppure al cosiddetto “criterio di sostenibilità ambientale” introdotto dal Decreto 2/3/2018 e dal DM 15/9/2022 che obbliga il produttore a ridurre le emissioni di gas anticlericali del 65% e dell’80% nel caso di utilizzo del biometano rispettivamente nel settore trasporti o per altri usi finali rispetto ad un Fossil Fuel Comparator. Riduzione che viene certificata dagli stessi organismi, accreditati al ministero, che certificano la produzione con metodo biologico. Infine nessun cenno al fatto che in Italia operano impianti biogas di proprietà di aziende agricole biologiche, che hanno ottenuto riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale per la loro scelta e per la loro virtuosità dal punto di vista di salvaguardia dell’ambiente.

Per superare il problema sarebbe sufficiente essere dotati di un minimo di curiosità e di senso critico, evitando di ascoltare le chiacchiere da bar dei “professionisti del no”, oppure, ancora più semplicemente, dedicare qualche ora alla visita di un impianto di produzione di biogas e di biometano. Basta chiedere… Per persone di buona volontà, le porte sono sempre aperte.

Leggi anche Biogas agricolo protagonista della transizione ecologica

Redazione

Articoli correlati

0 0 votes
Article Rating
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments

[…] La disinformazione dei NO-Biogas […]

[…] Leggi anche La disinformazione dei NO-Biogas […]