Il retrofit elettrico per le imbarcazioni

Elettroni navigati. Un articolo di Alessandro Giubilo, consulente energetico

Il retrofit elettrico per le imbarcazioni è un’idea nuova e facile da applicare sui natanti

Il retrofit elettrico per le barche è un processo che permette di trasformare le imbarcazioni tradizionali con motore termico in imbarcazioni alimentate da batterie elettriche. Questa tecnologia è diventata sempre più popolare negli ultimi anni, poiché le persone si stanno spostando verso soluzioni di trasporto più sostenibili ed ecologiche. Ecco alcuni punti chiave sul retrofit elettrico per le barche, divisi in vantaggi e svantaggi.

I vantaggi:

  • Si riduce l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, contribuendo a un ambiente marino più pulito e sano;
  • L’energia elettrica è generalmente meno costosa del carburante, riducendo i costi operativi a lungo termine. Inoltre è generabile in loco autonomamente con un impianto fotovoltaico o eolico anche di piccole dimensioni oppure direttamente sull’imbarcazione se ha lo spazio adeguato per l’installazione di moduli solari;
  • I motori elettrici sono generalmente più silenziosi dei motori a combustione interna, offrendo un’esperienza di navigazione più tranquilla, apprezzata molto anche dai pescatori;
  • I motori elettrici richiedono meno manutenzione rispetto ai motori a combustione interna, riducendo i costi e il tempo necessario per le riparazioni. In genere hanno una vita utile circa cinque volte più lunga del corrispettivo termico;
  • In diversi paesi del mondo, ci sono incentivi governativi per incoraggiare la conversione delle imbarcazioni, come sconti fiscali o agevolazioni finanziarie. In Italia esiste il decreto retrofit del 2022, un bonus di 3 mila euro per la sostituzione del motore termico in elettrico. Il Governo si è impegnato a varare i decreti attuativi entro la fine del 2023;
  • Nessun problema burocratico se la conversione coinvolge piccole imbarcazioni (natanti) entro i 10 m e non targati. È sufficiente sostituire il fuoribordo termico con quello elettrico e le relative batterie e assicurarlo come qualsiasi altro motore;
  • Il turismo costiero ma anche di laghi e fiumi, è un’importante fonte di reddito per molte regioni italiane. Le imbarcazioni elettriche offrono un’esperienza di navigazione più tranquilla e senza emissioni nocive, migliorando l’attrattiva del turismo sostenibile;
  • L’interesse per le imbarcazioni elettriche sta spingendo lo sviluppo di tecnologie locali, tra cui sistemi di batterie avanzate e soluzioni di ricarica, stimolando l’innovazione e la crescita economica nel settore marittimo. In pochi anni sono sorte tantissime realtà italiane sia di motori sia di sistemi completi di conversione.

Gli svantaggi e le soluzioni

• Le barche elettriche hanno ancora limiti di autonomia rispetto alle barche tradizionali a causa delle attuali capacità delle batterie ma la loro evoluzione sta migliorando la durata;
• Per ricaricare le batterie occorre più tempo rispetto a quello necessario per fare rifornimento di carburante. Se effettuato di notte (come per le macchine elettriche) diventa trascurabile;
• Il retrofit elettrico può comportare costi iniziali significativi che possono essere recuperati nel tempo attraverso i risparmi operativi. Anche in questo caso il bonus, se varato, potrebbe venire in aiuto in questa prima fase;
• Le infrastrutture di ricarica potrebbero non essere così diffuse come le stazioni di servizio per carburante. È possibile però l’autoproduzione da rinnovabili per un’economia circolare totalmente ecosostenibile.
• Il peso delle batterie può influire sulle prestazioni e sulla stabilità dell’imbarcazione. Anche qui l’evoluzione tecnologica sta facendo la differenza con batterie al litio sempre più leggere.. CONTINUA A LEGGERE GRATIS L’ARTICOLO SU L’ECOFUTURO MAGAZINE

Redazione

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