Fotovoltaico a trazione donna

Project management e solare fotovoltaico: femminili i profili più performanti

«Nei processi di scelta non abbiamo mai applicato distinzioni uomo-donna e le figure femminili di vertice sono sempre state presenti nella nostra realtà. Ma osservando le singole caratteristiche e le performance sul lavoro, posso dire con certezza che alcune funzioni chiave, nel mondo del solare, vengono ricoperte dalle donne con maggior successo». Ecco le parole di Daniele Iudicone, co-fondatore di IMC Holding, realtà pontina che da anni si impegna a diffondere una conoscenza corretta e trasparente sui vantaggi delle rinnovabili. Sia dal punto di vista energetico che dal punto di vista dell’impatto sociale. Con l’obiettivo di rendere sempre più abitazioni private e PMI energeticamente indipendenti e la diffusione della solar energy movimento non solo industriale, ma anche di opinione e sensibilità sociale. 

«Mi riferisco ai comparti più classici del marketing operativo e strategico, ma soprattutto al settore strategico del project management. Un ruolo che richiede visione, organizzazione, prontezza di “problem solving” e capacità di coordinamento fra molte figure professionali diverse, soprattutto in una realtà complessa come il cantiere. L’osservazione ci dice che in questo ambito i profili femminili si esprimono con performance alte, un vero e proprio plus organizzativo. Una constatazione avvenuta naturalmente sul campo. Perché per noi, la discriminante è sempre e solo il merito sul lavoro».

Lo dice l’ONU

Un punto di vista, quello espresso dal co-fondatore di IMC Holding Daniele Iudicone, rinforzato dai numeri e dalle tendenze che a livello planetario stanno imponendo il settore delle rinnovabili come il più capace di regalare futuro, giustizia climatica e soprattutto lavoro qualificato ed egualitario. Sono state forti e specifiche in questo senso le frasi pronunciate dal segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres in occasione del TIME CO2 Earth Awards organizzato dall’autorevole magazine americano. «Il costo dell’energia solare è crollato dell’85 per cento in un decennio e gli investimenti nelle energie rinnovabili creano tre volte più posti di lavoro rispetto ai combustibili fossili». 

Un vero schiaffo al “vecchio mondo”, insomma. Puntellato dai dati dell’International Energy Agency (IEA), secondo cui il numero di posti di lavoro creati dalle rinnovabili ha toccato quota 13 milioni, con la previsione di salire a 27 milioni entro il 2030. Con uno zoom sull’Italia offerto dal Censis su incarico dell’Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro (Assosomm), che evidenzia come nei prossimi quattro anni i settori fotovoltaico ed eolico insieme offriranno oltre 150mila nuove job opportunity nel Paese.

Fotovoltaico a trazione donna

Uno scenario illuminato dal settore dell’energia solare, e con particolare riguardo all’occupazione femminile. Il settore delle rinnovabili, col segmento del solare fotovoltaico in testa, mostra infatti uno dei più alti livelli di inclusività in termini di parità di genere, come evidenziato dal report Solar PV: A Gender Perspective dell’Agenzia Internazionale delle Energie Rinnovabili (Irena). Secondo lo studio, le donne costituiscono il 40% della forza lavoro nel solare, su un totale mondiale di oltre 4,3 milioni di impiegati. Quasi il doppio del segmento fossile e inquinante di petrolio e gas, dove le donne impiegate sono solo il 22 per cento.

Investire nel solare ha un grande impatto non solo sugli equilibri ambientali, ma anche sociali ed economici. Permette alle aziende di ridurre gli sprechi e abbattere i costi per l’approvvigionamento energetico, fungendo così da volano per l’occupazione. In questo spazio che si apre, le donne trovano un ruolo da grandi protagoniste”. Conclude Daniele Iudicone, co-fondatore di IMC Holding e Ceo di Fotovoltaico Semplice.

Fonte: comunicato stampa CAON Public Relations SRL – Leggi anche Fotovoltaico: crescono le aziende italiane di componentistica

Redazione

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