Più Rinnovabili, Meno Emissioni. I dati del rapporto Ember

Nel settore elettrico globale, si prospetta la possibilità di raggiungere un picco strutturale delle emissioni già nel 2023. Così afferma il recente rapporto pubblicato dal think tank indipendente specializzato nelle analisi sull’energia, Ember. Questo risultato è il risultato di una serie di importanti sviluppi nel settore elettrico mondiale durante la prima metà del 2023.

Global Electricity Mid-Year Insights 2023 | Ember (ember-climate.org)

Le emissioni di CO2 nel settore elettrico sono aumentate solo marginalmente, registrando un modesto incremento dello 0,2%. Questo incremento minimo è stato attribuito principalmente a un rallentamento nella crescita della domanda di elettricità (+0,4%). Tuttavia, l’ulteriore sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare dell’eolico e del fotovoltaico, ha contribuito a mantenere queste emissioni sotto controllo.

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Le emissioni del settore energetico mondiale si sono stabilizzate nella prima metà del 2023, grazie alla continua crescita dell’eolico e del solare.

L’eolico e il fotovoltaico si sono dimostrati come le principali forze trainanti di questa transizione verso un’economia energetica più pulita. Nel primo semestre del 2023, hanno generato complessivamente il 14,3% dell’energia elettrica a livello mondiale, pari a 1.930 TWh. Questo rappresenta un aumento rispetto al 12,8% (1.717 TWh) registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Sebbene entrambe le fonti abbiano registrato una crescita più lenta rispetto al 2022, con un aumento del 10% per l’energia eolica e del 16% per il fotovoltaico, rimangono un pilastro fondamentale nella transizione verso fonti energetiche più sostenibili.

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50 Paesi hanno raggiunto nuovi record mensili di energia solare nella prima metà del 2023. La Cina continua a essere il leader nella produzione di energia solare, fornendo il 43% della crescita globale.

Va notato che il settore idroelettrico ha subito una significativa contrazione nel 2023 a causa di condizioni climatiche avverse, con una perdita totale di 177 TWh, rappresentante un calo dell’8,5% rispetto al 2022. Questo calo ha portato a un aumento nella generazione di energia elettrica da fonti fossili, in particolare il carbone.

Ember stima che, se il settore idroelettrico fosse stato in condizioni normali, le energie fossili avrebbero registrato una diminuzione di 168 TWh e le emissioni globali si sarebbero ridotte di quasi il 3% nel primo semestre del 2023.

In Europa, la netta diminuzione della domanda elettrica ha influenzato significativamente le fonti fossili, con una riduzione di 61 TWh rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gas e carbone hanno registrato perdite rispettivamente di 34 e 49 TWh, mentre le fonti rinnovabili, compreso l’idroelettrico, hanno continuato a crescere.

In base a queste tendenze, Ember sostiene che il mondo sta avvicinandosi al punto di inversione delle emissioni nel settore elettrico. Il 2023 potrebbe essere il primo anno in cui si verifica una diminuzione strutturale delle emissioni globali. Ovviamente a condizione che la crescita delle energie pulite prosegua.

Questo sarebbe un risultato significativo, considerando che riduzioni simili delle emissioni si sono verificate solo durante le crisi globali come la crisi finanziaria del 2008 e la pandemia del 2020. Tuttavia, Ember sottolinea che per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni necessari per affrontare il cambiamento climatico, è essenziale accelerare ulteriormente l’adozione delle energie eoliche e solari, triplicando la capacità rinnovabile globale entro il 2030. Solo attraverso questa accelerazione, si può intraprendere un percorso alineato con gli obiettivi di mantenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C.

Informazioni sul rapport EMBER

Questo rapporto analizza i cambiamenti nella produzione globale di energia elettrica da gennaio a giugno 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per misurare il progresso della transizione energetica pulita a livello globale.

Il rapporto analizza i dati mensili sull’elettricità di 78 Paesi che rappresentano il 92% della domanda globale di elettricità e include le stime dei cambiamenti nella restante generazione.

Inoltre, approfondisce i cinque principali Paesi e regioni che emettono CO2, che rappresentano oltre il 70% della produzione globale nel settore energetico.

Autori principali: Małgorzata Wiatros-Motyka, Nicolas Fulghum. Altri autori e collaboratori:
Hannah Broadbent, Dave Jones, Chelsea Bruce-Lockhart, Phil MacDonald, Matt Ewen.

Leggi anche Lettera alla Sardegna dai giovani che non vogliono vederla bruciare (ecquologia.com)

Redazione

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