relazione annuale

NextGenerationEU: prima relazione annuale

NextGenerationEU. Lo scorso 2 marzo la Commissione Europea ha adottato la prima relazione annuale circa l’attuazione del dispositivo di ripresa e resilienza.

Si tratta di una misura che fornisce centinaia di miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti agli Stati membri. Ciò “per sostenere investimenti e riforme trasformativi che consentiranno all’Unione Europea di riemergere più forte dalla pandemia di COVID-19“.

E’ questa la prima di una serie di relazioni annuali che traccia un bilancio dei progressi compiuti nell’attuazione della misura dopo un anno dalla sua adozione. Si registrano importanti sviluppi ed il livello di attuazione è a buon punto.

Il documento illustra in dettaglio numerosi esempi di investimenti e riforme finanziati nei 22 piani per la ripresa e la resilienza già adottati. Questi esempi presentano misure concrete che contribuiscono ai sei pilastri strategici definiti nel regolamento sul dispositivo, tra cui la transizione verde e la trasformazione digitale. La relazione fornisce pertanto un’importante panoramica della portata e dell’impatto senza precedenti delle misure attuate in tutta l’UE grazie alla misura.

La Commissione e gli Stati membri hanno lavorato in sinergia con il Parlamento europeo e il Consiglio per conseguire tali risultati.

Stato dell’attuazione

La Commissione ha condotto una valutazione rapida ma approfondita dei piani per la ripresa e la resilienza. La Commissione ha fornito parere positivo per 22 piani. Finora, la dotazione prevista da tali piani ammonta a un totale di 445 miliardi di euro (291 miliardi in sovvenzioni e 154 miliardi in prestiti). La Commissione ha erogato rapidamente 56,6 miliardi di euro in prefinanziamenti ai 21 Stati membri che li avevano richiesti.

Finora sono cinque gli Stati membri che hanno presentato alla Commissione le prime domande di pagamento periodico. Si prevede che nel 2022 verranno inoltrate più di 30 ulteriori domande. La prima domanda di pagamento ha portato all’erogazione di 10 miliardi di euro alla Spagna nel dicembre 2021. Secondo le previsioni, a seguito del completamento dei pertinenti traguardi e obiettivi intermedi da parte degli Stati membri, seguiranno ulteriori pagamenti.

L’Unione ha raccolto con successo fondi sui mercati dei capitali per finanziare il dispositivo per la ripresa e la resilienza. E nel 2021 ha emesso la sua prima obbligazione verde.

Contributo agli obiettivi climatici e digitali e ai sei pilastri

Il regolamento sul dispositivo stabilisce che le riforme e gli investimenti debbano raggiungere gli obiettivi di spesa relativi al clima e al digitale. E contribuire adeguatamente ai sei pilastri strategici di rilevanza europea. La Commissione ha sviluppato metodologie per entrambi gli obiettivi, una per la comunicazione in merito agli obiettivi e una per i sei pilastri.

Circa il 40 % della dotazione totale dei piani riguarda misure a sostegno degli obiettivi climatici. Tutti i piani superano l’obiettivo climatico del 37 % stabilito nel regolamento. Inoltre, i piani adottati destinano il 26% dell’importo totale alla spesa digitale. Anche in questo caso l’obiettivo del 20% stabilito nel regolamento viene significativamente superato.

Nei 22 piani adottati, la spesa stimata totale che contribuisce alla transizione verde (pilastro 1) ammonta a 224,1 miliardi di euro. Un totale di quasi 130 miliardi di euro di spesa stimata è destinato alla trasformazione digitale (pilastro 2). Le misure che contribuiscono a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (pilastro 3) ammontano a un totale di circa 223 miliardi di euro. Quelle a sostegno della coesione sociale e territoriale (pilastro 4) ammontano a 193 miliardi di euro. Le misure a sostegno della salute e resilienza economica, sociale e istituzionale (pilastro 5) ammontano a 78 miliardi di euro. Mentre quelle per la prossima generazione, l’infanzia e i giovani (pilastro 6), ammontano a 49 miliardi di euro.

Nel quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, un portale online istituito nel dicembre 2021, si possono seguire i progressi compiuti.

Valore aggiunto ed effetti di ricaduta

La relazione sottolinea il valore aggiunto del dispositivo per la ripresa e la resilienza in quanto strumento unico basato sui risultati, che sostiene un programma di riforme e investimenti senza precedenti. Si prevede che il dispositivo generi effetti di ricaduta positivi in tutta l’UE, sostenendo la convergenza economica e la coesione sociale e territoriale.

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Dichiarazioni di alcuni membri del Collegio

La Presidente Ursula von der Leyen

 “A distanza di un anno sono molto orgogliosa di come il dispositivo stia contribuendo a realizzare i nostri obiettivi. Questo strumento per la ripresa ha una funzione trasformativa per le nostre economie e le nostre società. Circa il 40% dei finanziamenti si concentra sugli obiettivi climatici e il 26% sulla transizione digitale; ciò rappresenta un grande successo e va oltre gli obiettivi che ci eravamo prefissi inizialmente. La nostra Unione europea riemergerà più moderna e più resiliente dalla crisi COVID-19.”

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone

“I paesi stanno iniziando ad attuare i loro piani nazionali per la ripresa e finora siamo in linea con la tabella di marcia. Va ricordato che tutti i pagamenti effettuati sono collegati a risultati misurabili e anche lo strumento è molto trasparente. Chiunque può verificare online i progressi compiuti da ogni paese e l’impiego dei fondi dell’UE. Siamo determinati a rendere lo strumento un successo comune per tutti gli europei. Società migliori, economie più forti e una ripresa equa e duratura dalla crisi.”

Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia

“Il primo anno del dispositivo per la ripresa e la resilienza può essere sintetizzato con la frase “finora tutto bene”. Nei 12 mesi successivi all’istituzione sono stati concordati 22 piani nazionali che iniziano ad essere attuati sul campo. Gli ambiziosi obiettivi sono stati ampiamente superati. E i piani contengono oltre mille misure che contribuiscono a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il prossimo anno rappresenterà un banco di prova cruciale della nostra capacità collettiva di attuare gli investimenti e le riforme senza precedenti che sono stati concordati. Sono fiducioso del fatto che riusciremo a essere all’altezza di questa sfida e a cogliere questa opportunità unica.”

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Fonte: Eco dalle Città

Redazione

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