Il Biochar e le sue applicazioni nell’Ortobioattivo

La Rivoluzione dell’Orto. Un approfondimento sul Biochar e le sue applicazioni nell’Ortobioattivo a cura di Andrea Battiata, agronomo e contadino urbano a Firenze.

Migliorare il suolo. Il biochar trova delle importanti applicazioni nell’Ortobioattivo

Il biochar può essere prodotto in diversi modi ma il processo più comune è la pirolisi, una reazione chimica che avviene in assenza di ossigeno. In questo processo, la biomassa vegetale, come legno di scarto, paglia, foglie o altri materiali organici, viene riscaldata a temperature comprese tra 300 e 900 gradi Celsius. Durante la pirolisi, la biomassa si decompone in tre prodotti: biochar, biogas e bio olio.

Il biochar è il materiale solido che resta dopo la pirolisi. È un materiale carbonioso, cristallino, che ha una struttura porosa e una superficie complessiva elevata. Queste caratteristiche rendono il suo utilizzo molto efficace per migliorare la qualità dei terreni agricoli.

Perché utilizzare il biochar in agricoltura e perché lo stiamo usando nell’Ortobioattivo

I dati satellitari sulla copertura vegetale e la produttività del suolo segnalano che una percentuale pari al 20-30% delle terre emerse nel mondo ha mostrato andamenti declinanti nella produttività negli ultimi decenni. Grazie all’osservazione satellitare del programma europeo Copernicus è stato stimato che il 12% delle terre coltivate a vegetazione mostra un calo della produttività e che il 21% è a rischio. Il biochar può essere utilizzato in diversi modi. Il modo più comune è applicarlo al suolo come ammendante, ne migliora la struttura, la ritenzione idrica e la fertilità dei terreni. Può anche essere utilizzato miscelato al compost, inoltre cattura carbonio (CO2) nel terreno anche per un centinaio di anni.
Il biochar pirolizzato a basse temperature migliora la disponibilità di nutrienti e la produttività delle colture in entrambi i tipi di terreno (alcalino e acido). 

Al contrario, il biochar derivato ad alte temperature può aumentare il sequestro del carbonio nel suolo a lungo termine. Con l’aggiunta di biochar sono stati osservati aumenti medi della resa delle colture del 10%–40%. Il biochar riduce l’assorbimento da parte delle piante di metalli pesanti, aumenta il potenziale di resistenza a varie malattie e aumenta la resilienza a diversi fattori di stress ambientale (siccità e salinità). Accelera l’attività microbica (e questa è l’esperienza che stiamo portando avanti nell’Ortobioattivo) che migliora la mineralizzazione dei nutrienti e promuove il meccanismo di assorbimento dei nutrienti da parte delle piante… Continua a leggere gratis l’articolo su L’ECOFUTURO MAGAZINE

Redazione

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