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CER: l’Osservatorio ENEA le promuove

Promuovere lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovali (CER), supportando le PA locali e i cittadini nelle diverse fasi di realizzazione e gestione. È questo l’obiettivo dell’Osservatorio ENEA composto da circa quaranta membri, tra istituti di ricerca, enti locali, associazioni, aziende e professionisti. Il network, pensato per promuove una roadmap nazionale di sviluppo, punta anche a identificare le criticità della “filiera CER” a livello nazionale, locale e di singolo cittadino. Collaborerà con le istituzioni alla predisposizione di politiche abilitanti che favoriscano le comunità anche attraverso l’adozione di specifici provvedimenti legislativi e amministrativi.

Nato nei laboratori ENEA presso il polo dell’innovazione “Kilometro Rosso” a Bergamo, l’Osservatorio opera in quattro ambiti:

  • economico-finanziario
  • regolatorio e amministrativo-legale
  • acquisizione-gestione dati
  • informazione al pubblico

“Sebbene siano oggi le vere protagoniste dei nuovi scenari energetici, le CER sono ancora caratterizzate da un alternarsi di luci e ombre, entusiasmi e perplessità. È evidente che con le Comunità si aggiungono nuovi potenziali player nel processo che sta traghettando il Paese verso uno degli obiettivi più importanti a livello globale, la decarbonizzazione. Tuttavia, questo risultato rappresenta ancora una sfida che impone un radicale cambiamento nella produzione, gestione e utilizzo dell’energia. Oltre a capacità di innovazione e resilienza. Un cambio di passo fondamentale per il conseguimento degli obiettivi di transizione”. Commenta Nicoletta Gozo, ricercatrice della Divisione ENEA di Smart energy.

Presentato per la prima volta alla fiera sulle rinnovabili Key Energy, l’Osservatorio ENEA è stato successivamente al centro di un evento a Milano, organizzato in collaborazione con Anci Lombardia, Energia Media e MCE. Ciò ha permesso di iniziare un nuovo confronto su policy, strumenti, standard e normative per aumentare conoscenza e consapevolezza dei protagonisti della filiera CER.

Si stima che in Italia siano attive circa 54 comunità di autoconsumo (17 CER e 37 gruppi di autoconsumo collettivo[1]). E quasi un centinaio siano quelle che hanno fatto richiesta di riconoscimento. Con la stragrande maggioranza degli impianti attivi nel nord Italia. Come obiettivo al 2026 le CER dovrebbero arrivare a una potenza installata di 5 GW. E si stima che al 2030 possano superare i 7 GW, ovvero coprire circa il 10% degli obiettivi nazionali al 2030.

Sul fronte dele CER, oltre all’Osservatorio, ENEA supporta le istituzioni per la definizione degli aspetti tecnici e tecnologici dei bandi di finanziamento finalizzati alla promozione e alla diffusione delle CER a livello nazionale. E promuove attività per facilitare lo scambio di esperienze e il trasferimento di buone pratiche verso diversi contesti territoriali.

L’Osservatorio ENEA CER si colloca nel quadro programmatico e finanziario delle attività previste dal Piano Triennale 2022-2024 della Ricerca di Sistema Elettrico, progetto “Tecnologie per la penetrazione efficiente del vettore elettrico negli usi finali, WP1 Comunità Energetiche Smart”.

Per maggiori informazioni:

Note

[1] I gruppi di autoconsumo collettivo sono un sistema di condivisione dell’energia prodotta all’interno di uno stesso edificio (ad esempio un condominio o un centro commerciale). Si parla invece di comunità energetica quando un gruppo di enti, Pmi o persone fisiche si costituiscono in forma giuridica per produrre e condividere energia.

Leggi anche Comunità energetiche e l’auto-bilanciamento dell’energia elettrica

Redazione

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