Burkina Faso: Donne ed Agroecologia

È tempo di cambiamento! Per la rubrica “IL MONDO CHE CAMMINA” un articolo di Giulia Tringali, Cooperante di Mani Tese in Burkina Faso.

Donne al centro della trasformazione agroecologica in Burkina Faso

Eveline Rouamba è una donna burkinabè di 45 anni che vive nel villaggio di Poédogo, nel comune di Koubri a Sud di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Ogni mattina Eveline si alza alle quattro e mezza, prepara da mangiare per la sua famiglia, manda i figli grandi a scuola e si prende cura dei più piccoli mentre coltiva il campo, fa i mestieri di casa e le piccole spese, prepara la cena, mette tutti a dormire e poi va anche lei.

Questa era la routine di Eveline fino a qualche anno fa. Non aveva una propria attività remunerativa, i soldi e il tempo appartenevano sempre alla famiglia, in particolare, al marito. Nel 2022, però, Eveline è diventata presidente dell’Associazione delle sorelle burkinabé di Poédogo. Un gruppo di circa settanta donne che vuole migliorare la condizione della donna a Koubri. L’Associazione da un paio di anni è sostenuta da Mani Tese che, grazie ai finanziamenti della Regione Emilia-Romagna e della Regione Veneto, ha collaborato con le donne di Poédogo per creare un piccolo centro di trasformazione agroecologico.

Il centro si trova all’interno di un perimetro orticolo, è dotato di un pozzo ed è coltivato esclusivamente dalle donne dell’associazione. Lì, si trovano una sala di trasformazione con gli strumenti per produrre la pasta d’arachide, il soumbala e per essiccare le foglie per le salse. Il centro funziona grazie all’energia solare, ha un magazzino, una sala riunioni e una toilette. In poco tempo è diventato il punto di ritrovo per le donne dell’associazione e non soltanto.

Durante i vari progetti promossi da Mani Tese si sono svolte diverse formazioni per mostrare alle donne come migliorare le tecniche di coltivazione e di lavorazione dei prodotti coltivati. Con il progetto “Trasformiamo! – Sviluppo di attività di trasformazione alimentare e promozione dei prodotti alimentari locali nel comune di Koubri in Burkina Faso”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, le donne hanno migliorato, in particolare, la tecnica di trasformazione dei grani di neré.

«Sono molto soddisfatta delle formazioni perché ho imparato come accorciare i tempi di lavoro ottenendo un prodotto di qualità. Conoscevo già come fare il soumbala dai grani di neré. Ora con la formazione ho conosciuto una tecnica che permette di separare più rapidamente i grani cotti da quelli che non lo sono ancora. Prima facevamo tutto a mano ed era lungo e faticoso, oggi con gli strumenti che abbiamo è molto più veloce». Afferma Marie Ouedraogo, membro dell’associazione.

Il soumbala ha un valore speciale per la cultura burkinabè. Il suo utilizzo è stato promosso sin dai tempi di Thomas Sankara per invitare a consumare cibo locale… Continua a leggere l’articolo gratis su L’ECOFUTURO MAGAZINE

Redazione

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