carbonated-drinks

Bibite gassate con bollicine rinnovabili

Da inizio estate il settore alimentare italiano è in fermento. L’associazione dei produttori Assobibe (Confindustria) segnala la difficoltà di reperimento di C02 per acqua frizzante e bibite gassate sul mercato da parte di numerose aziende del settore, in particolare le PMI. Colpa dell’aumento dei costi dell’energia, delle difficolta di trasporto e del caldo anomalo di questi mesi che ha fatto aumentare i consumi.  Qui il comunicato.

La soluzione a questa carenza di CO2 può arrivare dalle aziende agricole che producono biogas e biometano. Queste, oltre a produrre energia rinnovabile e digestato (il fertilizzante organico che aiuta a diminuire il fabbisogno idrico), possono estrarre CO2 dal biogas (ne contiene circa il 40 – 50% di CO2, a seconda della biomassa) per renderla utilizzabile nella produzione industriale e alimentare. Un settore importantissimo su cui occorre puntare con forza prevedendo incentivi ad hoc per il recupero dell’anidride carbonica.

Esempi virtuosi ce ne sono già tanti.

L’Azienda Montello S.p.A., eccellenza dell’economia circolare, tratta 600.000 ton/anno di Frazione Organica FORSU provenienti dalla raccolta differenziata. Ne ricava biogas utilizzato per produrre sia energia elettrica e termica che biometano, recuperando contestualmente anche l’anidride carbonica CO2 per uso tecnico industriale. E producendo un fertilizzante organico di elevata qualità.

A Candiolo, presso Torino, la cooperativa Speranza di allevatori di bovini già produce metano che presenta una purezza superiore a quello fossile. E prima di produrre metano, nel processo di refrigerazione il bioreattore di Candiolo separa proprio l’anidride carbonica. Anche questa viene liquefatta, a temperature intorno ai -40 gradi, rendendola così priva di impurità e trasportabile con cisterne. Per approfondire: Le “bolle” per l’acqua gassata dal letame delle mucche

A chiosa di quest’articolo non possiamo non ricordare ai nostri lettori di evitare l’acquisto di bottiglie in plastica, scegliendo confezioni in vetro. E per l’acqua minerale (gassata o no) si può benissimo usare impianti di acqua naturizzata o le casette dell’acqua comunali.

Leggi anche Plastic Buster: la seconda vita dei secchi in plastica

Redazione

Articoli correlati