Rigenerazione urbana: il decreto per le Città metropolitane
Approvato e pronto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Interno del 6 dicembre 2021. Metterà a disposizione delle città metropolitane le indicazioni per presentare i Piani Integrati di rigenerazione urbana. (Fonte immagine copertina: Pixabay)
Si tratta della Missione 5 C2 – Investimento 2.2 del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dedicata anche ai Piani Urbani integrati. Misure che consentiranno alle grandi città di avviare la trasformazione in “smart city“. Con il miglioramento della qualità dei servizi infrastrutturali e la rigenerazione di aree urbane degradate.
Missione 5- C2.2 – I Piani Urbani Integrati
Il nuovo decreto si focalizza su progetti che riguardano unicamente interventi di valore non inferiore a 50 milioni di euro. Dovranno essere presentati dalle Città Metropolitane entro marzo 2022. Si tratta di un investimento complessivo di circa 2,4 miliardi di euro. Prevede la predisposizione di programmi urbanistici di rigenerazione urbana partecipati finalizzati a:
- miglioramento delle aree urbane degradate
- rigenerazione rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona
- riqualificazione dell’accessibilità e delle infrastrutture
- trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili
Nello specifico gli interventi riguarderanno:
a) La manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico;
b) Il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale. Anche mediante la ristrutturazione degli edifici pubblici. Con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive;
c) Interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities. Con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico, volti al miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane. Ciò mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2.
La Redazione di Ecquologia