Libere riflessioni dopo un viaggio in elettrica fino all’Islanda

Libere riflessioni dopo un viaggio in elettrica fino all’Islanda. Luci e ombre con la sorpresa di una politica del prezzo di ricarica molto interessante. Metano pure presente con prezzi competitivi. Reportage a cura di Guido Guerrini dell’Associazione Culturale Torino-Pechino da sempre impegnata in ecoviaggi e ecogare sportive.

Duemila chilometri dalla Toscana fino alla Danimarca settentrionale, 48 ore di traghetto e altri duemila chilometri lungo le strade islandesi toccando sia luoghi turistici che lande desolate. Molti lo fanno in camper mentre noi ci siamo spinti fino a duecento chilometri dalla Groenlandia usando un’auto elettrica. Una Kia E-Niro messa a disposizione dalla concessionaria altoatesina K-Motor Kia e che solitamente utilizziamo per gareggiare nella Bridgestone Fia Ecorally Cup, il campionato che la Federazione Internazionale dell’automobile dedica alle auto elettriche.

Islanda

I duemila chilometri per raggiungere il porto danese di Hirtshal hanno seguito le principali direttrici viarie europee toccando Italia, Austria, Germania e Danimarca. Nessuna particolare difficoltà per trovare colonnine di ricarica veloci autostradali o nelle immediate vicinanze delle strade veloci. Il problema, soprattutto nei fine settimana, è riuscire a trovare postazioni di ricarica libere. Abbiamo potuto sperimentare con soddisfazione le nuove tariffe IONITY che rendono, per coloro che percorrono molti chilometri al mese, economicamente sostenibile lunghe percorrenze in tempi relativamente rapidi. Complessivamente, se si ha davvero fretta e non si può fare a meno di ricariche rapide, le tariffe italiane sono completamente fuori mercato rispetto agli altri paesi europei.

Islanda

Sbarcati nel porto orientale di Seydisfjourdur il nostro viaggio è proseguito prima percorrendo metà della statale 1 islandese, quella che fa il giro dell’isola, fino a Reykjavik. Quindi attorno alla capitale abbiamo partecipato al rally per poi ritornare a Seydisfjourdur dopo aver visitato tutta la parte settentrionale dell’isola. In Islanda i punti di ricarica elettrica sono diffusi anche in villaggi con poche decine di abitanti. Rispetto alle colonnine fast prevalgono quelle da 22kW.

La politica del prezzo è molto interessante dato che tutte le colonnine fast prevedono penali per ogni minuto successivo ai primi 25/30 minuti di ricarica. Le 22kW hanno prezzi molto bassi e variabili da luogo a luogo indicativamente compresi tra i 15 e i 40 eurocent/kW con lieve penali solo se si staziona nei punti di carica per oltre tre o quattro ore. C’è da dire che difficilmente in una nazione come l’Islanda si percorre migliaia di chilometri nello stesso giorno. Noi abbiamo quasi sempre usato colonnine da 22kW sia nelle pause pasto o nelle visite turistiche che durante le ricariche notturne con notevole soddisfazione per le nostre tasche. Il clima freddo e l’asfalto molto ruvido non hanno contribuito a dati entusiasmanti sui consumi.

Gli altri carburanti hanno comunque costi importanti con benzina e gasolio abbondantemente sopra ai due euro per litro. Presenti anche cinque stazioni di metano, quattro nella capitale ed una ad Akureyri nel nord del paese. Un buon prezzo di 1,2 euro al kg, ma con ubicazione che non permette di poter raggiungere ogni punto dell’isola.

L’esperienza di un viaggio fino all’Islanda usando un’auto elettrica è sicuramente fattibile senza particolare problemi. Consigliamo di scaricare le app di riferimento delle colonnine e non usare circuiti di pagamento. Abbiamo rilevato prezzi anche tre volte più alti rispetto a quelli pagabili con le app islandesi o direttamente alla colonnina. Altra cosa interessante è quella relativa all’assenza di cauzioni da pagare prima di ogni rifornimento. Infine un consiglio per chi vuole visitare questa nazione meravigliosa ma con costi di soggiorno tra i più alti d’Europa. Portate un veicolo da casa come abbiamo fatto noi e condividetelo con amici o conoscenti per un periodo medio-lungo come l’intera estate. Noleggiarlo in loco è molto caro e organizzandosi per tempo, meglio ancora con un camper, si abbattono notevolmente i costi. Lo abbiamo visto fare ed in effetti è una trovata geniale.

Guido Guerrini

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Redazione

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