Fotovoltaico in zone rurali, illegittimi i limiti della Regione Toscana

Dal sito Nextville arriva la notizia dell’incostituzionalità di alcune misure previste dal legislatore toscano per il fotovoltaico. Si tratta del limite di 8.000 kW per gli impianti da installare nelle aree rurali e il diverso iter procedurale per quelli superiori a 1.000 kW.

La Corte Costituzionale, con la sentenza del 30 luglio 2021, n. 177, ha dichiarato l’illegittimità di alcuni articoli della Lr Toscana n. 82/2020, con cui la Regione ha introdotto il limite di potenza massima di 8.000 kW per ciascun impianto fotovoltaico da realizzarsi a terra nelle aree rurali. La Regione, imponendo su queste aree un divieto generico d’installazione per tutti gli impianti di potenza superiore a quella definita normativamente, si è posta dunque in contrasto con la normativa quadro e con le Linee guida nazionali. Spetta infatti all’atto di pianificazione territoriale, che contiene criteri precisi, l’esclusione di determinate aree attraverso un procedimento autorizzativo che bilanci gli interessi coinvolti e il principio, di derivazione europea, della massima diffusione degli impianti da fonti di energia rinnovabili.

È, altresì, illegittimo l’iter procedurale, previsto dalla Lr 82/2020 per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra di potenza superiore a 1.000 chilowatt elettrici. A differenza della disciplina statale, la legge regionale chiede che l’autorizzazione unica venga rilasciata previa intesa con il comune o i comuni il cui territorio è interessato all’installazione dell’impianto. A parere dei Giudici, si tratta di un aggravio procedimentale rispetto all’ordinaria Conferenza dei servizi, che è in linea con la semplificazione e la razionalizzazione insite nel procedimento di Autorizzazione unica.

Il commento di Mauro Romanelli, di Ecolobby: “La giusta e meritata figuraccia, per la Giunta Regionale Toscana. Bocciati. Bocciati dalla Corte Costituzionale. Bocciato l’ennesimo atto di restrizione e avversione generica e preconcetta verso le energie pulite che la Giunta Giani aveva peraltro avuto la faccia tosta persino di inserire in una legge intitolata all’economia circolare (..) Meno male i Giudici cominciano a tutelare le energie pulite in questo Paese, visto che la politica retrograda e irresponsabile fa evidentemente di tutto per ostacolarle“.

Redazione

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