Arek N., CC BY-SA 3.0

Firenze: un laboratorio su cambiamento climatico e biodiversità

Firenze laboratorio internazionale su cambiamento climatico e biodiversità. Accordo da 4,5 milioni con la Fondazione Capellino.

Dieci aree della città da trasformare e studiare, per vedere gli impatti del cambiamento sulle isole di calore, sulla qualità dell’aria, la biodiversità, la CO2. 4,5 milioni, interamente messi a disposizione del progetto dalla ondazione Capellino per il periodo 2023 – 2032 di cui 350.000 erogati nel 2023. Al lavoro un team di ricerca per un progetto unico a livello internazionale in cui Firenze diventerà un laboratorio a cielo aperto per studiare le soluzioni migliori per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Un progetto sperimentale che prevede la realizzazione di un modello di riferimento a livello nazionale e internazionale per lo studio e la sperimentazione di interventi di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico nelle aree urbane, in particolare favorendo il ritorno della biodiversità in città.

I partner del progetto sono:

  • il CNR-IBE per la parte progettuale, scientifica, esecutiva e di monitoraggio;
  • il professor Ferrini del Dipartimento DAGRI dell’Università di Firenze per l’arboricoltura;
  • lo Studio Bellesi-Giuntoli per il coordinamento del progetto e il raccordo con il piano del verde della città;
  • Duccio Berzi, forestale tecnico faunistico, per la supervisione del monitoraggio della biodiversità.

L’obiettivo, su dieci anni, è la misurazione dell’efficacia degli interventi di mitigazione del cambiamento climatico in città. Attraverso la modellizzazione di dieci aree specifiche, si otterranno prescrizioni per la trasformazione urbana così da rendere Firenze un modello facilmente esportabile e replicabile in altre città del mondo.

Il Comune ha già rilasciato il suo nullaosta sulle prime cinque aree, che sono:

  • piazza Artom
  • il piazzale antistante l’ingresso della Mercafir lungo viale Guidoni
  • piazza Bartali
  • piazza Ferraris
  • l’area gioco tra via Zucchi e via ragazzi del ’99

È stata inoltre individuata una undicesima area, che farà da laboratorio “pilota” a cielo aperto per la creazione di un habitat che valorizzi la biodiversità urbana. Si tratta della sponda destra dell’Arno, dall’Indiano all’autostrada.

Fondazione Capellino

Immagine di copertina: Link fonte

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Redazione

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